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Per la prima volta nella storia, i rendimenti dei retail park europei raggiungono il livello dei centri commerciali: 5,43% di media.

Questo è quanto emerge da un report di Savills che ha analizzato le transazioni di retail park in tutta Europa.

Nel 2021, nell’intero settore retail, sono stati investiti oltre 5,1 miliardi di euro in nove paesi europei, tra cui l’Italia. Solo durante il terzo trimestre gli investimenti sono aumentati di ben il 46% rispetto all’anno precedente, con la maggior parte dei capitali diretti nel Regno Unito (46%), Germania (37%) e Francia (12%). L’aumento degli investimenti in retail park e in retail warehouse è stato del 29% durante i primi tre trimestri dell’anno, superiore di ben 20% alla media del quinquennio: si tratta di una tendenza al rialzo che Savills prevede sia destinata a continuare.

Per quanto riguarda i rendimenti, la nuova situazione segna una piccola rivoluzione nel retail real estate, come emerge dalle tabelle sulle serie storiche di di Savilss. A inizio 2015, il rendimento prime del segmento “retail warehouse” si trovava sopra il 6%, mentre i centri commerciali erano sotto il 5%. Da metà 2018 è iniziato un progressivo trend di convergenza, con il primo dato in discesa e il secondo in risalita, che proprio nell’ultima parte del 2021 ha portato i due rendimenti a sovrapporsi intorno al 5,4% di media europea. La fruizione all’aperto e la convenienza dell’offerta sono alla base del successo dei retail park, che così da investimento rischioso si trasformano quasi in asset difensivo per gli investitori.

“La pandemia ha evidenziato la resilienza della tipologia retail park, la cui fruizione è stata premiata dal consumatore in ragione dell’accessibilità e dell’offerta conveniente che lo caratterizza” ha spiegato Marco Montosi, Head of Investment di Savills. “Il retail rimane un settore in continua evoluzione, quindi non privo di rischi. Tuttavia, riteniamo che comprendendo le caratteristiche di ciascuna tipologia ci siano concrete opportunità d’investimento dal solido profilo reddituale anche per le altre forme di retail”.

“Nel futuro, i retail park dovranno ancora fare degli adattamenti, non solo per sostenere le sfide della crescita dell’e-commerce. Oggi, infatti, i consumatori sono molto più attenti agli aspetti “di contorno” agli acquisti; ecco perché, per rimanere al passo con i tempi, i proprietari di parchi commerciali dovranno affrontare percorsi di riqualificazione e di inserimento di servizi che abbiano l’obiettivo di rendere sempre più stimolante l’esperienza di acquisto dei propri clienti, integrandola in modo strategico con i propri punti di forza, in un’ottica di innovazione costante” secondo Ermanno Tetta, Head of Property Management di Savills.

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