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Esprit Holdings, che controlla l’omonimo marchio di abbigliamento, ha chiuso il 2023 in forte perdita e ora ci sono dubbi sulla stessa continuità dell’azienda.

Il bilancio parla di una riduzione dei ricavi del 16,3% a 5,912 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 700 milioni di euro), ma soprattutto di un risultato negativo quadruplicato rispetto al 2022, pari oggi a 2,339 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 277 milioni di euro).

Il marchio è controllato da Esprit Holdings, quotata ad Hong Kong e con sede a Bahamas.

A marzo è stata anche chiesta l’ammissione alla procedura di insolvenza per la sussidiaria svizzera, che controlla i negozi diretti. Secondo fonti di stampa locale, sono in procinto di chiudere anche una quarantina di negozi in Germania, gestiti dal franchisee Pth Group.

Nel bilancio ufficiale depositato dal gruppo, si legge: “Queste condizioni indicano l’esistenza di un’incertezza materiale, che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare”.

Esprit ha comunque annunciato iniziative per cercare di immettere nuova liquidità, tra cui l’immissione sul mercato di nuove azioni, e ha confermato il lancio di nuovi prodotti e delle strategie di marketing per il 2024.

I ricavi totali sono suddivisi tra E-commerce (37%), wholesale (36%), negozi diretti (25%), negozi in licenza (2%). L’Italia genera 95 milioni di dollari di Hong Kong, circa 11,2 milioni.

(foto tratta dal canale aziendale Linkedin)

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