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Quando si tratta di intervenire con lavori di ammodernamento su infrastrutture nodali e storiche, come le grandi stazioni italiane, i tempi non sono mai corti e soprattutto non sono certi.

Ce ne siamo accorti nel corso degli anni, a partire dal 2005 con l’avvio dei cantieri a Milano Centrale sotto la gestione di Grandi Stazioni, che aveva riattivato il progetto di riqualifica dei principali scali italiani fermo dal taglio nastro di Roma Termini in occasione del Giubileo.

E così, a distanza di anni costellati di rallentamenti e improvvise accelerazioni, sono nate le gallerie commerciali di Milano, inaugurata ufficialmente nel novembre 2010 (due anni dopo il parziale taglio nastro dello scalo in concomitanza dell’avvio dell’Alta Velocità), di Torino Porta Nuova e più recentemente di Napoli Centrale.

Nel frattempo altri spazi retail sono decollati, tra i quali quelli di Venezia, Firenze, Bologna e Verona. Ma tanto c’è ancora da fare, a partire dal rinnovo strutturale di alcune stazioni fino all’implementazione dell’offerta food e non food, anche laddove i lavori di restauro sono già stati completati.

(L’articolo completo è pubblicato sul numero di maggio 2013 di r&f)

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