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Diplomato alla Carlo Porta di Milano, celebre scuola alberghiera, i primi anni del suo percorso professionale li trascorre in cucina, a Milano, dove diventa chef. Poi lavora in ristoranti a Ginevra e Parigi. Tutta un’altra vita rispetto a quella attuale, in cui ricopre il ruolo di amministratore delegato di MyChef. Abbiamo intervistato Sergio Castelli, cui abbiamo chiesto di delineare prospettive e criticità legate al comparto del travel food&beverage.

Quali sono le principali tappe della sua carriera, una volta lontano dalla cucina?

A 23 anni la famiglia mi strappa alla cucina e mi porta dietro a una scrivania, anche se riesco poco a stare seduto, e vivo dieci anni di IKEA: qui parto dall’apertura del primo negozio come F&B manager, fino alla stessa responsabilità ma per i ristoranti di tutta Italia. Dieci anni dopo la terza sfida: entro in MyChef come direttore generale, e presto divengo Amministratore Delegato quando MyChef valeva meno di 10 milioni di euro ed era presente solo nei centri commerciali. Oggi l’azienda ne vale oltre 120 ed è leader nel settore degli aeroporti.

(L’articolo completo è pubblicato sul numero di settembre 2013 di r&f)