Il periodico statunitense Nation’s Restaurant News e la società di consulenza londinese Euromonitor International hanno unito le forze per fare l’appello dei primi 25 operatori mondiali di foodservice del 2012 che non battano bandiera statunitense o canadese.
Ne emerge un quadro dominato dalle grandi società nipponiche che possono contare su ben 16 operatori su 25, nove dei quali nelle prime dieci posizioni, con un forte predominio al vertice della formula c-store, e con sole 5 sigle europee in classifica, tra la quali la regina britannica dei pub Mitchells & Butlers, l’italiana Autogrill in undicesima posizione e la belga Quick in venticinquesima. Nessun pervenuto da America del Sud, Africa e Oceania.
Anno su anno, la pattuglia ha messo a segno una progressione delle vendite del 6% per un totale di 69,4 miliardi di dollari (contro i 282,5 milioni dei primi 25 del Nord America), rispetto ai 65,5 dell’anno passato; la rete commerciale complessiva del Gotha annovera 116.471 vetrine, in crescita dell’1,5% sulle 114.805 del 2011.
Rank | Azienda | Nazione | Marchi | Vendite* |
1 | Giappone | 7-Eleven, Famil, Poppo | 18.037,80 | |
2 | Giappone | FamilyMart | 5.193,50 | |
3 | Giappone | Lawson | 4.500,00 | |
4 | Giappone | Sukiya, Nakau, Coco’s, Victoria Station | 3.815,90 | |
5 | Giappone | Gusto, Bamiyan, Jonathan | 3.369,50 | |
6 | Giappone | Circle K, Sunkus | 2.531,90 | |
7 | Gran Bretagna | Sizzling Pubs, Vintage Inns, Harvester, Ember, Toby, Carvery | 2.526,60 | |
8 | Giappone | Yoshinoya, Kyotaru, Hanamaru, Don | 2.197,50 | |
9 | Giappone | Hotto Motto, Yayoi-ken, Shabu-Shabu MK | 2.104,10 | |
10 | Giappone | Uotami, Shirokiya, Warawara | 2.095,70 |
* bilancio 2012 in milioni di dollari
Fonte: Euromonitor International