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Un’operazione da circa 8 miliardi di euro. Tanto potrebbe valere il 49% di Aena (Aeropuertos espanoles y navegacion aerea), messo in vendita dal premier spagnolo Mariano Rajoy. La società è il maggiore operatore aeroportuale del mondo con quasi 200 milioni di passeggeri all’anno, che oltre a gestire la rete e le attività negli scali, ha la proprietà di 46 aeroporti e due eliporti sul territorio nazionale e può contare sulle partecipazioni in alcuni scali in Messico, Cuba, Colombia, Bolivia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.

«l’obiettivo è dotare Aena, attraverso l’ingresso di soci privati, delle risorse necessarie a competere sui mercati internazionali – ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Ana Pastor – senza tuttavia che lo Stato perda il controllo della società».

La parziale privatizzazione di Aena avverrà in due fasi: la prima consisterà nel collocamento del 21% a favore di un ‘nucleo stabile’ di azionisti privati, attraverso una gara pubblica che si dovrebbe tenere in settembre; la seconda fase riguarderà invece la vendita del restante 28% con un’offerta pubblica in Borsa che dovrebbe realizzarsi non prima di novembre.

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