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La gara d’appalto per la concessione degli spazi pubblicitari degli scali pugliesi non ha funzionato. Nessuna offerta è stata presentata per la concessione di spazi di visibilità interni ed esterni a Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie. La base d’asta di 700mila euro più Iva è risultata troppo cara e così i concessionari pubblicitari hanno disertato la scena, soprattutto a causa della mancanza di strategicità delle aerostazioni di Foggia e Brindisi. La prima conseguenza, ben visibile anche agli occhi dei passeggeri, è stata spegnere l’impianto d’illuminazione, il quale serviva anche per rendere più visibili le vie d’accesso.

La prima protesta è arrivata proprio da Ati Fidanzia Sistesmi/Ipsa che per nove anni, dal 2005 allo scorso 30 giugno, ha gestito gli spazi aeroportuali per i cartelloni pubblicitari delle quattro città pugliesi.

Questo è un danno non indifferente, che toglie circa 2mila euro al giorno alle tasche di Aeroporti di Puglia, considerando che l’importo annuale per la concessione è di oltre 700mila euro.

Così è subito arrivata la risposta di Giuseppe Acierno, ad di Aeroporti di Puglia, che ha deciso di indire presto una nuova gara.

«Questa volta, però, – precisa Acierno – si terrà conto del contesto delle condizioni del mercato e, in primis, del calo della raccolta pubblicitaria».

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