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Con un provvedimento economico definito abnorme da entrambi gli operatori interessati, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comminato una sanzione a Chef Express (Gruppo Cremonini) e a MyChef (Gruppo Elior) per importi rispettivamente di 8,4 e 4,9 milioni di euro. Tali importi, da pagarsi entro 90 giorni dalla notifica, tengono conto sia del valore sia della durata del contratto delle 16 aree di ristoro che i due player si sono aggiudicati nella misura di 8 e 8.

Il procedimento di infrazione trova origine nella segnalazione all’AGCM da parte di Roland Berger, advisor incaricato da Autostrade per l’Italia di organizzare e gestire le procedure competitive per l’affidamento delle sub concessioni in scadenza al 31 dicembre del 2013. Roland Berger in particolare ha segnalato come 16 dei 43 lotti caratterizzanti le prime due tranche di gara sarebbero stati “contraddistinti dal comportamento insolito e speculare di due offerenti”. Pertanto, nell’incontro che si è tenuto il 12 marzo del 2014, l’AGCM ha deliberato l’avvio di un’istruttoria che ha portato ad accertare la violazione dell’articolo 101 del TFUE.

Questo nonostante le due società, tramite memorie scritte, abbiano motivato in più circostanze la coerenza dei rilanci economici rispetto ai propri business plan. Durissima è stata quindi la reazione in seguito alla decisione del Garante: la società del Gruppo Cremonini, in un comunicato ufficiale, ha annunciato il ricorso al TAR del Lazio in virtù del fatto che “le offerte presentate da Chef Express non hanno alterato – né potevano alterare – in alcun modo l’andamento e l’esito delle gare stesse, come incontrovertibilmente dimostrato dalle cc.dd. “prove di resistenza” che confermano che il vincitore delle gare oggetto del procedimento sarebbe comunque stato, in tutti i casi, l’effettivo aggiudicatario”. Analogo ricorso è stato preannunciato anche da MyChef.

 

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