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Un conto da 3,6 miliardi di euro. Tanto varrà l’operazione di acquisizione di World Duty Free da parte di Dufry una volta conclusa. A fine agosto, infatti, il colosso svizzero deteneva il 60% circa delle azioni, e a fine ottobre è arrivato a possederne il 95%, e per la metà di novembre è previsto il delisting.

Complice quest’operazione, i risultati dei primi nove mesi di attività di Dufry si sono conclusi con un giro d’affari in crescita del 43,9% a 4,21 miliardi di franchi svizzeri. L’ebitda del gruppo ha raggiunto i 508 milioni di franchi con un incremento del 22,5 per cento, e la generazione di cassa ha registrato un free cash flow di 327,1 milioni di franchi (+18,2% anno su anno).

Nei nove mesi il gruppo ha registrato una perdita netta di 9,1 milioni di franchi, ma la bottom line del conto economico registrerebbe al netto delle acquisizioni un utile da 65,2 milioni di franchi.

Dufry sottolinea l’adozione di un nuovo modello organizzativo a seguito delle acquisizioni di Nuance e World Duty Free. In particolare il gruppo di Basilea ha ristrutturato il proprio business con cinque nuove divisioni incaricate della gestione delle attività in altrettanti Paesi. Dal cambiamento del perimetro di consolidamento deriva il 48,3% della crescita del turnover attribuita per il 29,7% all’acquisizione di Nuance e per il 21,6% a quella di WDF.

Per quanto Nuance, la cui acquisizione ha preceduto quella di WDF, il Gruppo prevede entro la fine del 2015 di raggiungere tutte le sinergie previste che si rifletteranno pienamente nei conti dell’esercizio 2016.

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