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La catena spagnola 100 Montaditos ha aperto la sua quindicesima location italiana a Milano. Precisamente in zona Navigli, dove ha alzato la saracinesca a inizio dicembre un locale con affaccio su quello pavese, una piccola vetrina che “nasconde” uno spazio da 250 posti a sedere dove, nel primo giorno dell’apertura al pubblico, sono stati serviti 2.500 montaditos, accompagnati da oltre 500 boccali di birra.

Protagonisti dell’offerta di casual food (si ordina alla cassa e si aspetta di venire chiamati per andare a recuperare da sé quanto prescelto in prossimità della cucina a vista) sono appunto i bocconcini di pane dalla ricetta brevettata, prodotti in loco, farciti d’ingredienti salati e dolci in 100 varianti. L’80% sono prodotti spagnoli doc, a partire dal celebre jamon serrano per arrivare ai calamari fritti; il 20% è rappresentato invece da specialità locali: nei ristoranti italiani, tra gli altri, ecco allora mozzarella, pesto, mortadella, prosciutto e porchetta.

Conquistata la terra natia dove sono circa 400 i locali aperti, il brand è arrivato in Usa, Messico, Colombia, Cile, Guatemala, Portogallo e Belgio, con oltre 40 location in tutto. Ma la prima vera grande campagna in terra straniera vede proprio il Belpaese quale meta preferenziale. Tre i presupposti di questa scelta: le molte analogie tra i mercati dei due paesi mediterranei, spazi di penetrazione per la ristorazione organizzata ancora ampi lungo lo Stivale e la consapevolezza che “agli italiani piace la cucina spagnola”, come ha sottolineato Ángel Sandoval, Europe Manager di 100 Montaditos, società parte del gruppo Restalia.

 Tutto ciò ha importanti risvolti anche a livello occupazionale: con 15/20 collaboratori per punto vendita e la previsione di avere 20 locali attivi entro la fine dell’anno, sono oltre 300 le persone “assoldate”, e per l’anno prossimo se ne prospettano altre 500. Intanto, a Roma è stata inaugurata la sede centrale del brand nel Belpaese, la prima in Europa al di fuori della Spagna.

La formula di sviluppo è quella del franchising. Particolarmente attenta la selezione dei potenziali affiliati, a fronte di 2.500 richieste al mese per aprire un locale 100 Montaditos. Non per nulla, come ha spiegato il manager madrileno, tra i tre pilastri su cui si basa la politica dell’azienda, oltre alla forza del marchio e alla scelta della giusta location (da realizzare sempre con il medesimo layout sul modello della taverna andalusa che offre gli stessi prodotti di qualità a prezzi particolarmente concorrenziali – si pensi all’“euromania” del mercoledì, quando in tutti i locali della catena il singolo montadito e la caña pequeña costano 1 euro…), ci sono proprio i franchisee, cui l’uso del marchio viene concesso sulla base di precisi, stringenti vincoli.

Mediamente, sono 32 i minuti di permanenza dei clienti nei locali e 3 i montaditos consumati da ciascuno. Nel ristorante milanese l’orario di apertura, che varia a seconda della location, va dalle 12 a mezzanotte, con la cucina sempre aperta, dando la possibilità di mangiare anche in momenti lontani dai canonici pasti. Infine, il canale preferenziale di sviluppo sarà quello dei centri commerciali, con circa il 50% delle aperture, poiché, come ha concluso Sandoval, offrono flussi continui e un effetto vetrina importante per un marchio nuovo in Italia come 100 Montaditos.

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