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Circa 1.760.000 visitatori, 974mila scontrini battuti e 9.600 ingressi al giorno, per un indice di gradimento da parte dei visitatori che ha raggiunto quota 96 per cento. Questi i numeri del Supermercato del Futuro che lo scorso anno dal 1 maggio al 31 ottobre hanno caratterizzato l’innovativo format di Coop Italia, diventato esso stesso un protagonista nel contesto di Expo 2015.

Ma se quello fu un progetto pilota, temporaneo, l’istallazione che ne erediterà il tasso di innovazione sarà fissa, permanente, e troverà spazio in uno dei principali shopping centre urbani di Milano: il Bicocca Village (60 negozi e 4,5 milioni di visitatori annui).

«Oltre ai negozi e ai ristoranti, quella location è caratterizzata dalla presenza di un cinema (18 sale di UCI Cinemas, ndr), che attrae un pubblico giovane, universitario, all’interno di un’area di transito e non di forte residenza – ha dichiarato questa mattina Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, in occasione della presentazione del Rapporto Coop 2016 – Il punto vendita, che si estenderà su circa mille mq e che attualmente è in fase di lavorazione, sarà fortemente attrattivo per quel target in virtù dei contenuti che proporrà».

L’operazione vede protagonista per quanto concerne la responsabilità economica e di gestione Coop Lombardia. L’opening è previsto entro l’anno e nei prossimi mesi saranno svelati tutti i dettagli del nuovo format, che oltre a una forte dotazione tecnologica potrebbe affiancare la somministrazione di prodotti freschi alla vendita e alla preparazione a vista, puntando sul coinvolgimento del consumatore e su una più intensa shopping experience.

Tale realizzazione avrebbe una particolare rilevanza anche per il panorama italiano dei centri commerciali, che sempre di più sta puntando sull’innovazione in ottica di tecnologia, servizi alla clientela e differenziazione della proposta. In questo scenario l’alimentare gioca un ruolo di primaria importanza, perché dopo essere stato a lungo la principale àncora di attrazione ha scontato la crisi dei grandi formati e la crescita degli specializzati. A.P.

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