Ecco l’intervista esclusiva a Dag Rasmussen, presidente e Ceo di Lagardère Travel Retail, pubblicata sul numero di giugno di retail&food
Presenti in circa 250 aeroporti nel mondo e con un’offerta travel retail a 360°, Lagardère Travel Retail è uno dei principali player del settore a livello mondiale, con oltre tre miliardi di fatturato nel 2016, in crescita del 7,1 per cento. Offerta al passeggero e continua innovazione sono le chiavi del successo del Gruppo francese. A parlarcene, il presidente e Ceo Dag Rasmussen.
Operate in circa 250 aeroporti nel mondo: adeguate le vostre strategie sulla base delle Regioni? Quali sono le aree più redditizie?
Si, effettivamente adattiamo le nostre strategie ai Paesi, alle Regioni e alle città in cui operiamo. Se riproducessimo fedelmente gli stessi punti vendita in tutte le località, i passeggeri si annoierebbero rapidamente. Per questo motivo ci sforziamo di creare negozi in grado di offrire un’impressione forte del luogo in termini di architettura, offerta di prodotti e servizi. Il modello di attività legato al travel retail dipende da un numero elevato di parametri che comprendono, tra gli altri, i costi degli affitti e i limiti operativi locali. Di conseguenza, in un simile contesto, l’idea di “area” maggiormente redditizia risulta poco significativa. Tuttavia, alcune nazionalità di passeggeri tendono a spendere più di altre, e non necessariamente nei propri paesi di origine. Per questo motivo, il concetto di “mix di nazionalità locali” rappresenta, per noi, una chiave più importante rispetto all’idea di “area”.
In generale, quanto conta l’innovazione nel settore del travel retail?
In quanto società B2C4B (Business to Customer for Business), per noi l’innovazione è fondamentale e rappresenta un elemento di distinzione chiave in questa realtà competitiva. L’innovazione ci permette di convincere i locatori a sceglierci e, cosa ancora più importante nel lungo termine, ci consente di attirare clienti e di aiutarli nella loro esperienza di shopping migliorando, al contempo, la loro soddisfazione e aumentando il loro paniere medio.
Il duty free è cambiato negli ultimi anni rispetto al livello di offerta? Come? Quali sono i vostri duty free più estesi? Quanto conta la dimensione?
Il Duty Free è cambiato notevolmente. Questo mercato sta diventando sempre più globale e sofisticato. Le tendenze puntano verso maggior lusso, rapporto qualità-prezzo e sull’idea del “qui e da nessun’altra parte”. Il nostro punto vendita duty free più ampio, Buy Paris Duty Free che si trova presso l’aeroporto Paris Charles de Gaulle, si sviluppa su 2.200 metri quadri. La dimensione dei negozi è determinata da limiti locali, dato che lo spazio disponibile all’interno degli aeroporti è spesso raro, dal traffico previsto e dalla concentrazione dei terminal, oltre che dalla strategia retail legata agli aeroporti stessi.
Spostandoci sul settore alimentare, con quanti format siete sul mercato? Quali sono i più innovativi?
Lagardère Travel Retail opera in oltre 800 Food outlet in 17 paesi attraverso marchi partner internazionali (Starbucks, Costa Coffee, Prêt à Manger, Eric Kayser, Paul, Burger King ), locali (Sumo Salad, Coffee Fellows…) e nazionali (De Canto, So!Coffee…). Abbiamo sviluppato un ampio portfolio di marchi in grado di soddisfare le necessità di passeggeri e locatori. I nostri punti vendita di prodotti alimentari di grande successo aperti di recente presso l’aeroporto di Roma Fiumicino riflettono questa strategia: “Beercode”, un pub e un ristorante per pranzi informali, è stato creato su misura da Lagardère Travel Retail per l’aeroporto. Siamo stati noi a introdurre per la prima volta in Europa Ajisen Ramen, un marchio leader cinese, mentre Lagardère Travel Retail ha permesso il debutto di Farinella, un nome leader della cucina del sud Italia, all’interno di un aeroporto. Nell’attività legata al Foodservice la nostra innovazione si evidenzia in due modi: per prima cosa portiamo nuovi marchi all’interno degli aeroporti per poi introdurre nei nostri ristoranti alcune novità che riguardano il cibo servito (come i prodotti biologici) e il modo in cui interagiamo con i clienti (per esempio attraverso l’utilizzo di dispositivi digitali).
Sulla base della vostra esperienza a livello mondiale, in che modo sta cambiando il profilo del passeggero? Cosa cerca/si aspetta il passeggero? Seguite le tendenze o cercate di crearne e anticiparne di nuove?
I passeggeri, in particolare i famosi “Millennials”, ma non solo, stanno diventando sempre più connessi, dei veri utenti digitali, esigenti e impegnativi. Nei nostri punti vendita si aspettano di trovare non solo prodotti, ma un’esperienza di shopping globale. Ci manteniamo al passo con le tendenze e anticipiamo i futuri punti vendita unendo il trend più incline a favorire l’esperienza piuttosto che i prodotti, grazie alla magia di un’esperienza di shopping unica. Ci sforziamo di instillare nel viaggiatore il desiderio di arrivare prima in aeroporto per trascorrere del tempo di qualità nei nostri negozi e ristoranti.
Cosa significa lavorare in sinergia con l’aeroporto?
Riteniamo di essere più efficienti lavorando insieme invece che separatamente. Unire le nostre conoscenze e competenze ci consente di ottimizzare il nostro approccio commerciale globale a beneficio di un nostro cliente comune: il viaggiatore.
State ottenendo un certo successo con il marchio Relay. Quali sono i suoi punti di forza?
Relay è il marchio più diffuso nel settore del Travel Retail con oltre 1500 punti vendita in 20 paesi. Vanta la più alta percentuale di visite in un aeroporto. Il concept Relay viene regolarmente adattato e si è evoluto passando da punto vendita product oriented, progettato attorno alle categorie novità e regali, a negozio centrato sul cliente, teso a soddisfare le necessità in evoluzione dei consumatori superandone le aspettative.
In Italia siete presenti in 11 aeroporti: con quale lavorate di più?
La nostra presenza in Italia è concentrata a Roma e Venezia, due tra i primi tre complessi aeroportuali del Paese. Tuttavia, investiamo in modo considerevole anche in aeroporti emergenti quali Palermo, Bari, Bologna che, al momento, sfruttano con successo la crescita di compagnie aeree low cost e favoriscono lo sviluppo turistico delle proprie regioni.
Quali sono le criticità del settore in Italia?
Non esistono questioni critiche, ma piuttosto specificità. Per prima cosa, l’Italia è unica e i viaggiatori si aspettano e meritano un’offerta altrettanto unica. Inoltre, dobbiamo avere a che fare con un sistema turistico che si sta sviluppando maggiormente grazie alle compagnie aeree low cost e ai treni veloci piuttosto che attraverso un singolo vettore principale. Infine, siamo chiamati ad affrontare un programma di ristrutturazione delle infrastrutture complesso e imponente nella maggior parte degli aeroporti e ciò richiede grandi sforzi e notevole impegno.
Parliamo di Fiumicino: può illustrarmi in breve il progetto e la vostra presenza nel nuovo Avancorpo E?
Da molto tempo collaboriamo con l’aeroporto di Fiumicino sul nuovo Avancorpo E. Siamo entrambi orgogliosi dei risultati eccezionali: i nostri punti vendita sono pieni di vita, presentano animazioni uniche e ospitano costantemente presentazioni o eventi. Il servizio è eccellente grazie al nostro programma certificato ISO e al notevole impiego di strumenti digitali di facile utilizzo per il personale e per i clienti.
Lavorerete anche sul molo adiacente all’Avancorpo?
Sì. Al momento stiamo esaminando la possibilità di creare unità di tipo “One Stop Shopping” che soddisferebbero le necessità last minute dei passeggeri. I viaggiatori potrebbero trovare le categorie Travel Essentials, Duty Free e Coffee all’interno dello stesso punto vendita.
Siete tra i pochi operatori, forse l’unico, a coprire il settore travel retail a 360°, dal segmento duty free al food service, fino al travel essential e alla moda. Nell’area moda dell‘aeroporto di Fiumicino siete in grado di offrire prodotti Mont Blanc, Pandora, Michael Kors ed Ermenegildo Zegna. Qual è il supporto che fornite ai brand?
Gestiamo l’affitto, il personale, le scorte, il cash flow…portiamo avanti tutte le attività che ci si aspetta vengano seguite da un operatore del settore Travel Retail. Vantiamo strettissimi rapporti/partnership con un gran numero di marchi e il nostro scopo è di esaltarli e ottimizzarli!
Sono previsti nuovi progetti in Italia?
Abbiamo in serbo molti progetti esaltanti. Fra poche settimane completeremo la ristrutturazione della zona landside presso l’aeroporto di Venezia con l’inaugurazione di quattro nuove unità di ristorazione e due Relay. Sarà quindi la volta di un nuovo walk through a Palermo che integrerà un Relay e un Duty Free Store con forte accento anche sulle specialità gastronomiche locali. Il prossimo anno rimodelleremo la nostra presenza all’interno della zona airside sempre all’aeroporto di Venezia grazie a nuovi punti vendita nel settore alimentare, duty free e moda. Negli anni a venire avremo ancora molto da fare a Roma, al di là del progetto Avancorpo.
E nel mondo?
Recentemente ci siamo aggiudicati importanti gare nel settore duty free che interessano gli aeroporti internazionali di Ginevra e Hong Kong. Questi nuovi progetti sono motivo di grande esaltazione per i nostri team.
Come vede il futuro del settore del travel retail?
Il settore del Travel Retail ha davanti a sé un futuro promettente potendo contare su una serie completa di elementi fondamentali positivi: il volume dei passeggeri sta aumentando e le infrastrutture legate al turismo tendono a essere sempre più attraenti. Insieme ai nostri locatori, ai marchi e alle compagnie aeree, miriamo a rendere il tempo trascorso in aeroporto un momento di grande importanza nell’economia del viaggio, che si dimostri rilassante per il viaggiatore in partenza e che sia in grado di offrire un contatto finale con il paese per chi è sulla via del ritorno. Sintetizziamo questa ambizione in un punto fermo: sperimentare nuovi orizzonti, ogni giorno!
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