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L’immobiliare commerciale non teme la sfortuna. A confermarlo sono i numeri del report realizzato da Bnp Paribas per l’anno 2017: 11,1 miliardi di euro di investimenti e un +25% rispetto all’anno precedente. A questo risultato straordinario ha contributo un quarto trimestre particolarmente dinamico con volumi pari a 4,2 miliardi di euro, il più elevato livello trimestrale mai raggiunto.

«Le cifre del 2017 testimoniano il consolidamento del trend positivo registrato negli ultimi anni. Si rafforzano i fondamentali del settore con la prospettiva che le dinamiche saranno positive anche per l’anno appena iniziato. Gli investitori rimangono pronti a chiudere operazioni di tipo value add purché in presenza di specifici elementi quali business plan sostenibili e buona accessibilità», ha commentato Cristiana Zanzottera, responsabile dell’Ufficio Studi di Bnp Paribas Real Estate Italia. E ben vengano i capitali stranieri che, durante l’anno appena terminato hanno coperto il 70% degli investimenti totali, a riprova che l’Italia non è la periferia dell’impero che in molti credono.

I settori di investimento

Al primo posto, per volumi di investimenti intercettati, c’è il settore degli uffici: 4 miliardi di euro di investimenti. Cifre che si mantengono in linea con il 2016. Al secondo posto, il settore retail. Qui gli investimenti hanno toccato quota 2,5 miliardi di euro (il 22% del totale), raggiungendo così uno dei livelli più alti mai registrati. Il merito va soprattutto al segmento High Street che da solo rappresenta più della metà dei volumi totali retail dell’anno e che registra una crescita straordinaria rispetto al 2016: +170 per cento. Ottime poi le performance del comparto hotel (+50% rispetto a dodici mesi fa) e della logistica che ha registrato attività per un totale di oltre 1,2 miliardi di euro. Ma dov’è finita questa marea di soldi? Essenzialmente a Milano: «La città continua a dominare la scena confermandosi il mercato più liquido del nostro Paese e la meta safe per i new comers e per chi è alla ricerca di ritorni garantiti a lungo termine», ha sottolineato Zanzottera.

Milano, la Mecca degli uffici

In particolare, nel capoluogo lombardo è stato il settore degli uffici a destare il maggiore interesse. Se da un lato, infatti, c’è una maggiore apertura verso location secondarie rispetto alle zone centrali della città (grazie a canoni d’affitto più bassi e progetti di riqualificazione urbana messi in atto dall’amministrazione), dall’altro i rendimenti netti prime in zona Duomo e limitrofe si sono mantenuti stabili. Il motivo? La scarsa disponibilità di questi spazi e la forte concorrenza per aggiudicarseli (con prezzi che arrivano anche a 550 euro per metro quadro all’anno). Non a caso, a Milano è stato un anno record anche per il mercato delle locazioni: «In città, nel 2017, la domanda di spazi uffici ha trovato un matching più adeguato nell’offerta disponibile: gli spazi occupati sono stati pari a circa 354.000 mq (+20% rispetto al 2016, ndr). Si tratta del miglior risultato di sempre» ha analizzato continua Zanzottera.

N.G.

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