Forte dell’accordo con il colosso del Kuwait Alshaya che prevede almeno 35 tagli nastro in Medio Oriente nei prossimi 7 anni e di un fatturato in crescita dell’11%, Massimo Innocenti, patron di Spontini Holding, ha parlato del futuro dell’insegna made in Milan. Il gruppo da lui fondato e diretto, con 24 pizzerie aperte (8 in franchising), ha chiuso il 2017 con vendite pari a 23,5 milioni di euro.
Il piano di aperture
Il primo ristorante mediorientale a marchio Spontini sarà inaugurato in Kuwait nell’agosto 2018, presso l’Avenues Mall, un gigante da 48 milioni di ingressi all’anno per 800 negozi (e altri 200 apriranno in futuro). Seguiranno, secondo quanto stabilito nell’accordo sottoscritto alla fine del 2017, almeno – come ha sottolineato Innocenti non ponendo limiti a una potenziale evoluzione delle previsioni minime dell’accordo – altri 33 tagli nastro da qui al 2025 in numerosi paesi dall’aera: oltre a Kuwait e Emirati Arabi Uniti, Baharein, Omani, Quatar, Arabia Saudita, Libano, Giordania, e, nella seconda e terza fase dello sviluppo, Nord Africa, Turchia e Russia. Si tratta in questo caso sempre di locali in franchising, dei quali la casa madre italiana percepirà “la fee di ingresso in occasione di ogni apertura e delle royalties sul fatturato netto di ogni ristorante”.
Oggi i locali della catena servono 4.194.419 tranci utilizzando 266.928 kg di pomodori, 317.534 kg di mozzarella e 460.481 kg di farina, realizzati dai pizzaioli formati presso la Spontini Factory di viale Monza a Milano.
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