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Finalmente è arrivato. Dopo una lunga attesa, scandita da un susseguirsi di date, annunci e anticipazioni, Starbucks apre il suo primo flaghship store italiano. A Milano, in quello che era il Palazzo delle Poste di Piazza Cordusio, il 6 settembre si inaugura il Reserve Roastery (il terzo al mondo dopo Seattle e Shanghai).

Un’apertura storica, quella di Starbucks Reserve Roastery, che segna l’entrata della catena di caffetteria con il marchio della sirena ispirato a Moby Dick nel suo 78° mercato globale.

Il format

Al”interno di 2.300 mq di spazio commerciale, Starbucks Reserve Roastery coniuga innovazione e tradizione. All’ingresso i clienti sono accolti da una vista che abbraccia ogni fase della Roastery experience illuminata dalla luce naturale che filtra dal soffitto in vetro. Al centro dello store campeggia una tostatrice Scolari completamente operativa. Alla destra è situato il bar principale caratterizzato da una copertura in legno sormontata da un’architettura in marmo toscano. Sul mezzanino trovano posto i mixologist dell’Arriviamo Bar che creeranno cocktail speciali dietro a un bancone lungo 10 metri ricavato da un unico blocco di mamo. Sulla sinistra, i clienti potranno assaporare i prodotti Princi, il quale disporrà di un forno a legna costruito completamente in loco. All’esterno, infine, sulla terrazza dell’edificio, gli avventori possono assaporare l’intera selezione di prodotti nell’ambientazione della caffetteria all’aperto. Il portico della Roastery è adornato da una straordinaria statua, scolpita a mano in marmo di Carrara dallo scultore Giovanni Balderi, raffigurante una sirena che rappresenta il simbolo di Starbucks.

Lo spazio della Roastery viene arricchito da un’esperienza interattiva di realtà aumentata (AR), che incoraggia i client all’utilizzo del loro dispositivo mobile per scoprire la storia dell’azienda: dal caffè Starbucks Reserve al processo di torrefazione passando per l’idea alla base di un business che può contare su oltre 25mila negozi in tutto il mondo.

Caffè di qualità, ma non solo

Protagonista dell’offerta gastronomica, il caffè: miscela Arabica proveniente da coltivazioni etiche di 30 paesi. A trasformalo nella bevanda più iconica del brand (e della tradizione italiana) ci penseranno 7 tostatori professionisti e un team di barman che potranno realizzare fino a 115 bevande diverse. Per i più golosi, ci sarà anche la possibilità di gustare il gelato artigianale (prodotto in loco con azoto liquido) e i dolci del fornaio Rocco Princi. Mentre per i fanatici dell’aperitivo c’è la varietà di cocktail di Arriviamo: dai classici italiani come lo Spritz e il Negroni ai cocktail con caffè freddo che uniscono il gusto all’artigianalità.

Le dichiarazioni

Presente all’inaugurazione (che culmina con una festa per “soli” 1200 invitati la sera del 6 settembre) anche Horward Schultz, chairman emeritus di Starbucks. Per lui si tratta di un viaggio alle origini dell’idea che ha reso famoso il brand (nato come azienda di import/export di chicchi di caffè): «Durante il mio primo viaggio a Milano nel 1983, fui affascinato dal senso di comunità che trovai nei bar della città, il contatto umano così genuino tra i baristi e i loro clienti. L’apertura della Roastery milanese è il cerchio della storia di Starbucks che si chiude. Tutto quello che abbiamo vissuto dal primo momento d’ispirazione 35 anni fa, fino ad oggi, facendo parte della vita quotidiana di milioni di persone in tutto il mondo, lo portiamo in Italia con immenso rispetto. Da parte mia, da parte dei 350.000 partner che indossano il nostro “grembiule verde” e da quelli che lo hanno indossato, vorrei esprimere l’orgoglio e l’onore di poter offrire ai nostri clienti italiani un’esperienza che racchiude tutto il meglio di Starbucks». Parole a cui fanno seguito anche le dichiarazioni di Kevin Johnson, ceo di Starbucks: «Ci siamo presi il tempo necessario per assicurare che il nostro ingresso italiano avvenisse nel modo più attento e rispettoso possibile. L’introduzione della Roastery e del nostro marchio esclusivo Reserve getterà le fondamenta per uno sviluppo a lungo termine  della nostra base retail, in collaborazione con il nostro eccezionale partner licenziatario, Percassi Group».