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«Per quanto possa essere standardizzato, il centro commerciale è una struttura inserita in un territorio. Di conseguenza, presenta caratteristiche uniche e irripetibili. Il direttore deve quindi essere una sorta di “tuttologo specializzato”, in grado di dialogare con le proprietà, spesso internazionali, con i tenant e la clientela».

Nell’introdurre l’incontro in seno all’associazione che si è tenuto a Milano, Stefano Pessina, presidente di Adcc (Associazione direttori centri commerciali) nonché asset manager & letting advisor di Generali Real Estate da maggio 2018 e già direttore del centro commerciale Gli Orsi di Biella, ha sottolineato l’importanza della figura del direttore del centro commerciale. Ruolo su cui convergono diverse e crescenti responsabilità, dovute anche alle nuove tecnologie digitali. E proprio per questo motivo, ha sottolineato Pessina, è fondamentale che si investa sulla sua formazione e quindi sulla professionalità. A partire dalla capacità di «suggerire il mix merceologico», perché ad oggi i contratti di locazione si fondano su due parametri, il minimo garantito e la quota variabile, con quest’ultima che diventa determinante in un periodo di difficoltà economiche. «La capacità dei tenant di generare importanti volumi di vendita si riflette direttamente sul conto economico del centro commerciale», ha specificato Pessina.

Parallelamente, lo shopping center è un microcosmo, una piazza, che insiste in un determinato contesto, per cui «è importante alimentare i rapporti con le istituzioni e gli enti locali». Ma la reputation di un mall si misura anche, ogni giorno, sui social network, quindi è necessario mantenere una comunicazione coerente e costante con la comunità digitale.

Nel solco di questo messaggio rivolto al mercato, l’incontro milanese ha visto intervenire numerosi ospiti, tra cui Mauro Abruzzese, CEO & managing director at OCM International ed ex manager in quota Svicom, che ha raccontato la propria esperienza nella regione del Kosovo, tuttora in essere presso The Village – Shopping & Fun di Ferizaj. Di particolare interesse, oltre agli sviluppi che stanno favorendo la veloce crescita del complesso commerciale (tra cui la realizzazione di una foodcourt di circa 1.200 mq di Gla e di un multiplex), anche la testimonianza sul turnover dei brand italiani nella piccola repubblica balcanica, che spesso vi entrano tramite franchisee locali.

Per far fronte alle sfide di un mercato sempre più competitivo, che non lascia spazio all’improvvisazione, «la direzione futura non può prescindere da una maggiore preparazione e qualificazione professionale – ha sottolineato, a margine dell’incontro, Gaetano Graziano, vicepresidente di Adcc – L’obiettivo dell’Associazione, dunque, è di organizzare corsi di formazione continua, avvalorati da una certificazione finale».

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