L’aeroporto di Lione “Saint-Exupéry” dal 2016 è passato nelle mani del gestore francese che ha impresso un nuovo volto all’offerta commerciale dello scalo: territorialità, nuovo terminal e intermodalità (con tanto di parcheggio robotizzato) che spingono i passeggeri a quota 11 milioni.
Parafrasando lo scrittore e aviatore francese Antoine de Saint-Exupéry a cui è dedicato lo scalo, all’aeroporto di Lione «l’essenziale è visibile agli occhi». Ci sono l’intermodalità (con una stazione dei treni che collega l’infrastruttura alla città, lontana 25 chilometri), l’innovazione (un parcheggio totalmente robotizzato), il look&feel francese e un’offerta travel che spazia dalle insegne locali a quelle internazionali (un mix garantito dalla joint-venture con Lagardère Travel Retail). Caratteristiche che negli ultimi tre anni hanno garantito un aumento del 25% dei passeggeri, arrivando a superare la quota di 11 milioni nel 2018 che vale il quarto posto a livello nazionale dietro ai due scali di Parigi e quello di Nizza. Un record a cui ha dato grande impulso l’arrivo del gestore Vinci Airports che, nel 2016, ha rilevato la maggioranza in capo allo Stato francese e dato impulso al nuovo corso dell’aeroporto dando priorità alla customer experience e all’eccellenza operativa. In quest’ultimo senso, la nuova gestione ha contribuito allo sviluppo delle compagnie low cost, il cui traffico è aumentato del 15% nell’ultimo esercizio finanziario, delle tratte internazionali e della redditività dei voli grazie a un ventaglio di 128 destinazioni collegate. Per quanto riguarda l’esperienza di viaggio e shopping, l’inaugurazione del nuovo Terminal 1 ha elevato lo standard dell’offerta.
Terminal 1, l’inizio dell’espansione
Conosciuta come meta dei vacanzieri invernali che qui fanno tappa per raggiungere le piste da sci della regione Rhône-Alpes, l’aeroporto di Lione ha un forma a uccello: un corpo centrale (denominato Le Square), su cui si innesta il collegamento pedonale con la stazione dei treni, fa da punto di congiunzione fra due ali curve che ospitano i terminal e i gate. Su questi ambienti si sta concentrando il masterplan dell’aeroporto, la cui prima tappa è stata l’inaugurazione progressiva del Terminal 1. I lavori, iniziati nel 2014, hanno via via lasciato posto alla completa operatività raggiunta a giugno 2018. Così, su una superficie di 70mila mq che ha raddoppiato l’area totale dell’aeroporto, sono state unite due hall precedentemente separate (dove trovano posto 25 nuovi banchi di accettazione e consegna bagagli) mentre all’esterno una piazza di 10mila mq ha rimodulato l’entrata dove ora si concentrato tutti gli arrivi di taxi, bus, navette e automobili. Il tutto a un costo di 215 milioni di euro a cui, per il periodo 2019-23, saranno aggiunti altri 200 milioni al fine di completare l’ammodernamento dell’infrastruttura. Questa seconda fase di lavori consentirà a Vinci Airports di migliorare ulteriormente il traffico veicolare a cui sarà destinato un nuovo parcheggio da 2.000 posti auto, rinnovare il vecchio Terminal 2 che attualmente ospita i viaggiatori dei voli AirFrance ma da un punto di vista architettonico sconta una disposizione in lunghezza che non permette grandi interventi retail, e attivare un market place digitale all’altezza. L’obiettivo finale è quello di raggiungere una capienza di 15 milioni di passeggeri entro il 2020. Contestualmente, i lavori permetteranno di equilibrare la presenza retail che attualmente è caratterizzata da uno squilibrio verso il lato landside soprattutto per quanto riguarda la proposta food&beverage. Chi è in partenza da Lione, infatti, trova 9 punti vendita all’interno di Le Square. Per quanto riguarda la presenza food ci sono: una caffetteria Starbucks, il format fast casual di Brioche Dorée (panini, insalatone e bevande secondo la stagionalità), la OL Brasserie (il cui layout ripropone i colori rosso e blu della locale squadra di calcio) e l’Atelier des 2 Rives per i palati più fini che ricercano una proposta culinaria tipica all’interno di un contesto elegante e moderno. Per chi volesse fare shopping, ci sono: il punto vendita Aelia Mode&Beauté dedicato al mondo della cosmesi, uno store Fnac (primaria catena francese di negozi di elettronica) e due punti vendita Relay per il servizio di tabaccheria, giornali, souvenir e travel essential. Superati i controlli di sicurezza, che qui occupano una superficie di circa 40mila mq in cui sono installate 13 linee di metal detector e controllo bagagli, si entra nel duty free Aelia di 1.140 mq disposto secondo il consueto layout walkthrough. La passeggiata si apre su diversi corner merceologici fra cui spuntano due shop-in-shop peculiari: quello di Victoria’s Secret (intimo e cosmetica) e quello denominato Region of the Alps caratterizzato da un arredo che ricorda le baite di montagna ed espone prodotti tipici della regione restituendo al passeggero un forte sense of place.
La piazza delle luci dello shopping
Superato il duty free, si accede al cuore della proposta travel retail dell’aeroporto: la Place des Lumières, ottomila mq di spazi commerciali che si affacciano su una piazza circolare in cui sono disposte delle sedute comuni, un’area gioco per i bambini e delle stazioni di ricarica per i device mobile. In attesa degli imminenti lavori di miglioramento dell’area che dovrebbero rivedere la disposizione degli spazi comuni, l’area si contraddistingue per una divisione fra brand food e non-food. I primi, infatti, sono disposti l’uno vicino all’altro a destra dell’uscita del duty free. Qui sono attivi un ristorante Burger King con la consueta offerta di whopper, patatine fritte e bevande ghiacciate; un punto vendita Exki caratterizzato da un menu tipico in cui spiccano zuppe biologiche, prodotti da forno dolci e salati, piatti pronti; un negozio Brioche Dorée specializzato in prima colazione e panini. Fuori da questa stecca si segnalano anche il chiosco di Starbucks e il lounge bar con vista sulla pista Alpage che, come ricorda il nome, propone una degustazione di prodotti alpini rivisitati in chiave contemporanea. A metà strada fra cibo e shopping in senso stretto c’è il negozio Délices de Lyon, le cui gondole ospitano una selezione di gastronomia locale completando così l’offerta già incontrata nel Region of the Alps. Per quanto riguarda le altre categorie merceologiche, un format misto Relay/L’Occitane en Provence copre la richiesta di travel essential e quella beauty con una serie di referenze made in France. Mentre per il comparto moda e accessori ci sono le insegne Fedon (primo e unico store travel retail in territorio francese) con borse, zaini e portafogli in pelle; Parfois con la sua linea di abbigliamento e bijoux dedicata a un pubblico più giovane; The Fashion Place una sorta di department store multimarca con corner dedicati a diverse etichette della moda internazionale; Looper che dedica le sue referenze ai bambini con giochi, peluche e libri pensati per alleviare lo stress da partenza dei più piccoli. E mentre i figli si svagano in questo paese delle meraviglie, le mamme possono concedersi una manicure rilassante da Mademoiselle Vernis mentre i papà possono controllare gli ultimi arrivi elettronici sugli scaffali di Fnac. L’allestimento retail della Place des Lumières rispecchia il profilo passeggero dell’aeroporto di Lione: traffico leisure (il 60% del totale, circa), proveniente principalmente dell’area lionese, con un dwell time di circa 45 minuti a cui si sommano i possibili adempimenti del controllo passaporti che in Francia possono essere attivati anche per i passeggeri Schengen.
Arrivo intermodale (e robotico)
Detto del Terminal 1, un breve excursus sul Terminal 2 consente di parlare di ulteriori due format presenti solo in quest’area dell’aeroporto. Si tratta del bar 221, per un caffè o un bicchiere di vino da accompagnare con piatti veloci o panini in airside; e la catena di panetterie con servizio di somministrazione Paul in landside area arrivi. Sempre nella zona arrivi, ma ritornando al Terminal 1, troviamo un altro format misto, stavolta Relay/Monop’daily che oltre al travel essential propone un self service agile e veloce con alcune sedute adatte ad attendere il proprio passaggio verso casa. Più ricercato è il format Confluences Cafè che si pone un duplice obiettivo: essere luogo di incontro fra passeggeri e accompagnatori ma anche primo biglietto da visita per le specialità e le atmosfere tipiche della zona. Una descrizione completa dell’offerta travel dell’aeroporto di Lione, però, non può non prendere in considerazione anche il punto vendita Bread&Co. (60 posti a sederedove consumare un sandwich gourmet) che si trova all’interno della vicina stazione dei treni ad alta velocità. Si tratta di uno snodo cruciale per i passeggeri in arrivo e partenza da Lione (che con i suoi 2,2 milioni di residenti è la seconda area metropolitana in Francia dopo Parigi). Qui oltre ai treni di SNCF, c’è il collegamento con la città di Lione offerto da Rhônexpress che in 40’ raggiunge il centro. Per chi si muove sulle quattro ruote, invece, l’aeroporto mette a disposizione numerosi parcheggi collegati fra di loro da un servizio navetta gratuito. In uno di questi, il P5+ da 500 posti, è da poco entrato in servizio Stan, il valletto robotizzato creato da Stanley Robotics che si occupa di parcheggiare in autonomia la macchina del viaggiatore. Allo stesso prezzo, per il momento, del normale posteggio al P5, il passeggero può prenotare questo servizio che consente un notevole risparmio di tempo, frustrazione e inquinamento. Basta lasciare la propria auto in uno degli otto box designati, scannerizzare la prenotazione con tutti i dati del proprio viaggio e ricordarsi di prendere con sé tutti i propri bagagli. Da qui in poi il robot, che utilizza una tecnologia derivata da quelle per le auto a guida autonoma, parcheggerà l’auto nel posto migliore rendendo disponibile fino al 50% di spazio in più. Al ritorno, grazie a una condivisione di dati fra aeroporto, compagnia aerea e Stan, il passeggero troverà la propria auto ad aspettarlo nel box dedicato. L’innovazione (che è già stata replicata a Gatwick) non si ferma qui. Nei piani di Vinci, infatti, dal secondo semestre di quest’anno sarà attivo un nuovo marketplace digitale da utilizzare via app. Un modo per collegare e potenziare la proposta omnicanale che già oggi può contare sui servizi di shop&collect e click&collect che sfruttano degli armadietti elettronici per stoccare la merce acquistata in attesa del ritiro da parte dell’ultente.
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