Una fotografia che non lascia dubbi: i centri commerciali sono uno snodo del retail italiano. A dirlo sono i numeri del rapporto che CNCC (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali) ha commissionato a Nomisma: il settore genera un valore pari a 140 miliardi di euro.
Presentato nella Sala Conferenza di Montecitorio, il rapporto Industry dei Poli Commerciali in Italia. Tra filiera e ruolo sociale di Nomisma ha consentito di mappare e dimensionare le caratteristiche dei poli commerciali.
I numeri
Nel 2018, alle 1.254 strutture presenti in Italia (1.020 delle quali sono centri commerciali, 181 parchi commerciali, 30 outlet center, 23 leisure center) sono collegati 71,6 miliardi di fatturato diretto (netto IVA), pari al: 4% del Pil italiano, 587.000 posti di lavoro (che arrivano a oltre 780mila se si considera l’intero indotto) e un contribuito al gettito fiscale per 27,8 miliardi di euro. A tutto questo si aggiungono 54,1 miliardi di euro generati lungo la filiera in termini di servizi e forniture.
L’effetto sociale
Nella ricerca commissionata da CNCC, emerge anche il ruolo sociale del centro commerciale. Attraverso una fase di ascolto (mille rispondenti su tutto il territorio italiano), Nomisma ha registrato le abitudini dei clienti: oltre ai regular user (l’86% di chi fa acquisti fra le persone che frequentano il centro almeno due volte al mese) c’è una fetta di visitatori che sfruttano la struttura come social hub (il 20% si reca qui per incontrare persone o partecipare a eventi). Domenica compresa, quando è il 32% della popolazione a trascorrerci il tempo generando circa il 40% dei fatturati dei centri commerciali se si considerano tutti i weekend. Da non sottovalutare nemmeno l’attrattività della proposta food: il 38% idei clienti usufruisce delle proposte enogastronomiche presenti nella galleria (ristoranti, pizzerie, fast-food, tavole calde).
Le dichiarazioni
«Credo che i risultati emersi parlino da soli, in termini di occupazione generata su tutto il territorio nazionale, il 2,3% dell’intera forza lavoro nazionale, incidiamo per il 4% in termini di contributo complessivo al Pil. Ma se l’importanza economica del nostro settore è acclarata, colpisce anche l’impatto sociale», ha commentato Massimo Moretti, presidente CNCC. D’altronde, ogni giorno dai 4 ai 6 milioni di italiani (e non solo) visitano i centri commerciali, spesso in compagnia. Insomma, si sono trasformati nelle «nuove piazze dove le persone amano incontrarsi e stare insieme con i propri cari. Questa funzione la svolgiamo soprattutto nelle realtà italiane dove un luogo bello, pulito e sicuro risulta indispensabile», ha concluso Moretti. Non a caso è unanime il riscontro positivo di clienti nella capacità di rispondere alle loro esigenze: «Non solo tramite l’offerta commerciale, che rimane l’attività core, ma anche attraverso la proposta di eventi e di servizi accessori, dal dentista alla parrucchiera, fruibili a orari flessibili e in tutti i giorni della settimana» ha spiegato Luca Dondi, ad di Nomisma.
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