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A Roma, all’interno di Palazzo Giustiniani, Enac è stata protagonista della presentazione del Bilancio Sociale 2018, il volume che contiene dati relativi agli investimenti sul settore aeroportuale. Tra i temi principali del volume: sicurezza, regolazione economica, tutela ambientale, diritti dei passeggeri, attività internazionali.

A presiedere all’evento di Enac, 200 persone fra cui  il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, il presidente Nicola Zaccheo e il direttore generale Alessio Quaranta di Enac. Inoltre, sono state ospitate le relazioni del presidente di Assaeroporti, Fabrizio Palenzona, e l’amministratore delegato di Enav, Roberta
Neri.

I numeri del Bilancio Sociale

Diversi i numeri e i trend emersi nel Bilancio Sociale 2018. Fra questi, la crescita del 5,8% del traffico aereo arrivando a quota 184,8 milioni di passeggeri totali. Fiumicino si conferma il primo scalo con 43 milioni di viaggiatori. Ryanair guida la classifica delle compagnie per i voli internazionali, mentre Alitalia quella per i voli nazionali. Importanti anche le attività legate ai diritti dei passeggeri: nel 2018, Enac ha ricevuto 5.867 reclami di mancato rispetto del regolamento europeo, ha avviato 81 sanzioni a compagnie aeree e raccolto 263mila euro.

Le dichiarazioni (per il 2040)

A introdurre e dare una lettura dei numeri ci ha pensato in primo luogo il presidente Zaccheo: «Su scala europea si stima, sulla base dello scenario ritenuto maggiormente attendibile, una crescita del traffico aereo nel 2040 del 53% rispetto ai dati registrati nel 2017». Una buona notizia? Sì e no. «Poiché tale incremento di voli genererà circa quattro milioni di movimenti in più sulle piste di volo europee – ha proseguito Zaccheo – si delineerà uno scenario di forte squilibrio tra la domanda di traffico e la capacità delle infrastrutture aeroportuali in quanto i venti maggiori aeroporti europei sono, attualmente, dimensionati per gestire circa due milioni di movimenti in più». Da qui la richiesta, per quanto riguarda l’Italia, di «un aggiornamento e una revisione dell’attuale Piano Nazionale degli Aeroporti (PNA), il quale, nonostante la sua recente adozione, nel 2014, non è più adeguato ad affrontare le attuali previsioni di crescita dei volumi del traffico aereo». A questo proposito, ENAC ha già avviato le attività di revisione del PNA, con particolare enfasi a strategie di sviluppo che includano macrotemi che permettano una caratterizzazione a livello intermodale dell’intero sistema dei trasporti.

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