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Con l’introduzione di un nuovo team manageriale e uno staff di figure professionali, Verifone Italia annuncia le proprie ambizioni: rafforzare la propria presenza sul mercato nazionale e ampliare il business dei sistemi di pagamento.

Con oltre 30 milioni di dispositivi di pagamento, Verifone fonde l’esperienza online con quella in negozio, creando la futura generazione di terminali basata sul digital engagement tra commerciante e consumatore. Attiva dal 1981, Verifone è presente in oltre 150 paesi in cui annovera tra i propri clienti brand, istituzioni finanziarie e importanti payment service providers.

Il nuovo team

A guidare la sede italiana è Federico Fanello, nuovo managing director di Verifone Italia, con alle spalle un’esperienza professionale nella comunicazione e nel marketing per aziende attive nel settore dei pagamenti come PayPal e SafeCharge, per l’area EMEA.  Al suo fianco, nel ruolo di head of sale, entra Fabrizio Grassi, con pluriennale esperienza nel settore bancario e dei sistemi di pagamento, dove ha ricoperto cariche di responsabile commerciale in aziende come CartaSi e Ingenico. L’obiettivo è quello di spingere sul Pos, un sistema di pagamento il cui utilizzo è aumentato del +15,8% nell’ultimo anno (dati Banca d’Italia) e che dovrebbe subire un’ulteriore accelerazione con l’introduzione della direttiva PSD2.

La nuova linea

In questa direzione si pone la nuova linea di terminali Verifone Engage: «Nativamente predisposti per essere device evoluti, oltre ai più comuni metodi di pagamento, i nostri Pos sviluppati aprono ai più comuni servizi a valore aggiunto come gli alternative payments method Alipay e WeChat, la gestione dei token per riconoscimento automatico del cliente, gift card e programmi loyalty, wallet, ricariche telefoniche, validazione e dematerializzazione dei buoni pasto cartacei, coupon per promozioni e altro ancora. Grazie ai continui investimenti nel settore di ricerca e sviluppo, Verifone offre un pacchetto completo di soluzioni e servizi in cloud in grado aprire a molteplici possibilità di incremento delle revenue e alla riduzione del total cost of ownership del terminale», ha spiegato Fanello.

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