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Con uno scontrino medio di 1.089 euro e una crescita del 6% da inizio anno, il peso dei turisti cinesi in Italia si fa sentire. A dirlo sono i dati Planet presentati il 9 ottobre.

A seguito dell’ultimo incremento registrato da Planet, i turisti cinesi in Italia conterebbero per il 34% del totale dei visitatori. Presenze che condizionano domanda e offerta sopratutto per quanto riguarda l’high street di lusso.

I dati

Se si volessero sintetizzare, i dati ci direbbero che già oggi su tre prodotti tax free venduti ai viaggiatori internazionali in visita in Italia, uno è acquistato da cinesi. Un rapporto che potrebbe presto migliorare dal momento che il 2020 che sarà a tutti gli effetti l’anno della cultura e del turismo Italia-Cina. In questo scenario, gli aeroporti rafforzano il loro ruolo strategico anche in ambito tax free, con ben il 63% dei rimborsi IVA che viene effettuato prima di salire sull’aereo, contro il 29% al ritorno a casa, il 7% in centro città e solo l’1% direttamente in negozio.

Le mete

Destinazione privilegiata per i turisti cinesi sono Roma, Venezia, Firenze e soprattutto Milano. Il capoluogo meneghino domina la classifica delle città italiane per volumi di acquisti della clientela cinese, con ben il 34%. In particolare, il Quadrilatero della Moda milanese conferma il suo grande potere attrattivo, piazzando ai primi due posti fra le strade del lusso italiane: Via Montenapoleone (con il 17% degli acquisti tax free) e Via Sant’Andrea (ferma al 12%).

Intercettare il cliente

Per sostenere il flusso turistico, tocca ai brand adottarsi degli giusti strumenti. «Oggi diventa fondamentale che i retailer comprendano che offrire soluzioni di pagamento con cui i viaggiatori hanno maggiore dimestichezza e si sentono di più a loro agio rappresenta un driver importante di crescita delle vendite e parte fondamentale di quella esperienza del lusso che tutto il mondo ci invidia», ha affermato Sara Bernabè, general manager di Planet Italia. A questa esigenza va incontro la piattaforma Alipay che permette al cliente cinese di avvantaggiarsi del tax free senza uscire dal proprio canale di pagamento preferito. «Se l’Italia vuole cogliere appieno tutte le opportunità di business derivanti dal crescente turismo cinese, deve altrettanto saper intercettare le abitudini e le preferenze dei viaggiatori. Non solo viene ricercata la qualità in ciò che si compra, ma grande attenzione è posta anche al metodo di pagamento. I turisti cinesi si aspettano facilità e semplicità che solo l’instant mobile payment può dare», ha concluso Luigi Liu, marketing manager Southern Europe di Alipay.

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