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Piattaforma di pagamento mobile di proprietà di Ant Financial con 1,2 miliardi di utenti, Alipay aggiunge un nuovo tassello nella sua trasformazione da e-wallet ad abilitatore di servizi lifestyle.

Il servizio

Grazie al miniprogramma Tour Pass, Alipay apre per la prima volta i suoi servizi ai viaggiatori internazionali in Cina. Qualt’ultimi avranno la possibilità di scaricare e utilizzare l’applicazione durante il soggiorno, avendo così accesso al metodo di pagamento più utilizzato nel Paese. Sarà sufficiente essere in possesso di un cellulare estero (iOS o Android), visto e carta di credito per utilizzare una carta prepagata fornita dalla Bank of Shanghai, collegata all’account Alipay del turista. L’utente potrà effettuare delle ricariche da un minimo di 100 CNY (circa 13 euro) sino a un massimale di 2000 CNY (circa 258 euro) e utilizzare l’app non solo per effettuare pagamenti offline ma anche per usufruire delle altre opzioni disponibili: prenotare un taxi, un hotel o acquistare dei biglietti ferroviari. L’accesso al Tour Pass sarà valido per tre mesi e gli importi non utilizzati saranno automaticamente rimborsati. In questo modo, viene superata una delle maggiori barriere per l’attrattività del retail Made in China: il sistema di pagamento. In Cina, infatti, gli strumenti mobile rappresentano già la quotidianità ma sino ad oggi erano un’esclusiva dei clienti nativi i cui benefici vengono ora estesi anche ai viaggiatori stranieri.

Il travel retail cinese

La scelta di aprirsi agli utenti stranieri rientra in un fenomeno più vasto che riguarda l’attrattività turistica del gigante asiatico. Sempre più visitatori scelgono la Cina come destinazione turistica, grazie anche alle recenti facilitazioni nel rilascio del visto. Nel 2018, la Cina ha accolto 30,5 milioni di viaggiatori internazionali, con un aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente. Le principali aree di spesa riguardano ospitalità, ristorazione e shopping, che nel complesso sono cresciute del 5,1%, per un totale di 73,1 miliardi di dollari l’anno scorso. Non solo, ma circa il 18% dei consumatori stranieri ha ammesso il proprio disagio a non poter pagare con il cellulare come fanno i locali segnalando una delle barriere da superare per la finalizzazione degli acquisti.

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