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Italia e Cina sempre più vicine. Almeno in termini di collegamenti aerei, grazie all’accordo fra Enac e l’Aviazione Civile cinese per lo sviluppo del trasporto aereo tra i due Paesi sottoscritto a Pechino il 13 gennaio 2020.

A guidare la delegazione italiana, il presidente Enac Nicola Zaccheo e il direttore generale Alessio Quaranta. Con loro, rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e
dell’ambasciata italiana a Pechino, oltre che un team di dirigenti e tecnici dell’ente. Il risultato dell’incontro è stata la firma di un memorandum d’intesa finalizzato ad ampliare i collegamenti aerei tra i due Stati, a favore dello sviluppo reciproco del turismo e del business.

I dettagli

L’accordo suggella il 50° anniversario delle relazioni diplomatiche fra il nostro Paese e la Repubblica Popolare cinese e va ad ampliare le precedenti intese datate 2015. In particolare, la rinnovata collaborazione prevede un incremento della capacità in termini di frequenze passeggeri fino a 164 voli settimanali (di cui 108 con decorrenza immediata), con un incremento di 28 voli a partire dalla stagione estiva 2021 e ulteriori 28 da quella successiva. Vengono inoltre identificati punti di destinazione liberi nei rispettivi territori mentre viene esteso il code sharing domestico su tutti i collegamenti nel territorio dell’altra nazione. A questo si aggiunge la possibilità di servire con lo stesso volo più scali dello stesso Paese (co-terminalizzazione) a eccezione delle principali rotte: Pechino-Shanghai, Pechino-Guangzhou e ShanghaiGuangzhou per i vettori italiani; Roma e Milano per le compagnie cinesi. Infine, per quanto riguarda il trasporto cargo, vengono stabilite 14 frequenze a settimana con possibilità di operare diritti di traffico di quinta libertà su 4 punti “intermedi” e 4 punti “oltre”.

Le dichiarazioni

«L’Italia diventa così la nazione europea con il numero più alto di collegamenti aerei con la Cina. Voglio esprimere la mia soddisfazione per un risultato di grande valore che porterà più turismo e più rotte per il Made in Italy, nella direzione auspicata da tanti operatori commerciali, e che rinsalda i legami tra i due Paesi. La natura stessa dell’accordo, che prevede un incremento della
capacità e punti di destinazione liberi sui territori, avrà una ricaduta positiva per diversi scali nel nostro Paese. Sono certa che il nostro tessuto economico saprà cogliere l’importanza di questa sfida», ha commentato la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. «Si tratta di un risultato eccezionale – gli ha fatto eco il presidente di Enac, Nicola Zaccheo – ottenuto grazie al lavoro svolto dall’Enac con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Sono state triplicate le frequenze aeree settimanali tra i due stati. Con la liberalizzazione del numero di città italiane e cinesi che potranno avere collegamenti diretti e in code sharing regionale, così come con l’aumento delle tratte anche per il trasporto cargo, nel prossimo triennio si apriranno enormi opportunità di sviluppo commerciale, turistico e industriale per il nostro Paese».

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