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Uno sguardo a Est per capire i fenomeni, le tendenze e le dinamiche dei mercato asiatici e mediorentali. Con il suo New Markets Outlook, Luca Esposito ci porta fuori dai confini europei.

Quali sono le previsioni nel settore della moda a livello internazionale per il 2020? Per rispondere prendiamo spunto da un’interessante ricerca che l’Hong Kong Trade Development Council (HKTDC) ha recentemente pubblicato a seguito di interviste effettuate a circa 300 operatori (buyers ed espositori) durante l’ultima edizione di Centrestage (la risposta di Hong Kong alle Fashion week di Milano, Parigi e New York).

Centerstage è un importante appuntamento che, giunto al suo quarto anno, si svolge ogni settembre a Hong Kong. Nell’ultima edizione ha ospitato più di 240 marchi fashion provenienti da 23 paesi con la presenza di 8.500 buyers provenienti da 74 paesi, organizzando a contorno sfilate ed innumerevoli eventi Vediamo allora sinteticamente i principali sentiment e trend che sono emersi per il 2020:

  • Market outlook: il 16% dei buyer e il 39% degli espositori prevede che le vendite diminuiranno nei prossimi 12 mesi (contro percentuali meno pessimistiche espresse nel 2018, rispettivamente del 13% e del 8%) e ciò è in linea con preoccupazioni, più o meno consolidate, come il rallentamento dell’economia globale, che rimane la più grande sfida per molti (più del 50% degli intervistati), le perplessità sulla crescita dell’economia della Cina continentale e le turbolenze Sino-US. Al riguardo, si prevedono impatti negativi sul mercato della controversia commerciale sino-americana in corso, soprattutto a causa dall’inclusione nella Sezione 301 degli Stati Uniti di tariffe doganali pari al 15% sulla maggior parte dell’abbigliamento e dei tessuti confezionati di origine cinese.
  • Prodotto e tendenze: l’abbigliamento casual rimane il più popolare, è diventato accettabile in un numero crescente di contesti sociali e il suo uso sembra essersi trasformato in una pratica quotidiana. In totale, il 70% degli acquirenti e il 50% degli espositori sono convinti che il livello più alto della domanda sarà ancora concentrato su questa tipologia di prodotto, seguita da quella degli accessori moda (borse, calzature e occhiali da sole). Per quanto riguarda le tendenze, rimane confermato l’interesse da parte dei buyers internazionali nei confronti di marchi emergenti, spesso espressione dell’immagine di giovani designers, non solo asiatici.

Anche l’Italia, durante le ultime presentazioni della primavera/estate 2020, grazie al supporto di EMI (Ente Moda Italia) molto attiva nella promozione del made in Italy nel mondo, è stata per la prima volta ben rappresentata a Centerstage dalla presenza di 12 brand emergenti (Anneclaire, Borri Giovanni, Carditosale, Chiara Allegranzi – Milano, Chicca Lualdi Beequeen, Collirossi, Complit, Eyelet Milano, Mora 1962, Sguardi, The Packing Man e Viamontenapoleone).

In tal senso, alla luce della sua marcata specializzazione nel lancio di nuovi talenti, rafforzata dalla forte sinergia con i prestigiosi retailers locali che offrono ai marchi partecipanti il contributo del proprio know how e un canale di accesso diretto al mercato di Hong Kong, Centrestage si pone come un punto di riferimento a sostegno dei marchi emergenti e come una destinazione per la ricerca di talenti. Questi valori sono esaltati dal connubio con la città di Hong Kong, riconosciuta come trendsetter per il mondo fashion e il lifestyle, uno dei principali centri economici della regione caratterizzato da un target di consumatori locali molto sofisticato.

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