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Le scene degli scaffali vuoti nei supermercati che hanno caratterizzato la terza settimana di febbraio 2020 trovano riscontro nei numeri Nielsen che calcola un +8,34% di vendite rispetto alla stessa settimana dell’anno precedente.

Durante la settimana fra il 17 e il 23 febbraio, secondo lo studio Nielsen le vendite della GDO si sono impennate con un trend del +11,20% al Nord Ovest, un +9,66% del Nord Est e del +6 e +4% al Sud e Centro Italia.

Le performance 

A livello di format distributivi, la crescita è stata omogenea. L’aumento maggiore si registra nel +8,69% dei supermercati, seguiti dagli iper (+8,61%) e dai discount (+8.28%). Per quanto riguarda l’eCommerce, si registra un ricorso alla vendita di beni di largo consumo online – con relativa consegna – pari al +56,8%, in accelerazione di circa 20 pentu rispetto alle settimane precedenti. Ad attirare le attenzioni degli analisti Nielsen, la giornata di domenica 23 quando le vendite a valore realizzate nella GDO al Nord Italia sono aumentate del +73,0% rispetto alla stessa domenica di febbraio 2019, con il picco principale registrato in Lombardia (+87,0%). Nello specifico, i picchi più alti sono stati registrati in provincia di Lecco +109,3%, di Bergamo +106,2%, di Monza
Brianza +97,1% e di Milano +93,3%. La variazione in Veneto è del +41,6%, con picco in provincia di Verona (+66,5%).

Gli effetti

Il fenomeno verificatosi a causa dell’attenzione verso il Coronavirus, ha generato due effetti principali sul settore. Da un lato sono aumentate (a doppia cifra) le vendite di alcune categorie commerciali legate alla drogheria alimentare a lunga conservazione (riso +33%, pasta +25%, sughi e salse +19%, ecc). Dall’altro lato, i clienti si sono concentrati sugli acquisti di prodotti per la prevenzione e la cura personale (parafarmaceutico alle stelle con un +112%). «Nelle nostre rilevazioni – ha dichiarato Romolo de Camillis, retailer service director di Nielsen Connect in Italia – si può leggere l’apprensione per l’eventualità di una quarantena, visti i picchi di vendita soprattutto in Nord Italia, ma anche nel resto del Paese. Oltre a fare “scorta”, gli italiani hanno aumentato l’acquisto di prodotti vitaminici e per l’igiene personale, seguendo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità».

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