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Anche le macchinette del caffè soffrono il Coronavirus. A dirlo è Confida, associazione che rappresenta le aziende attive nella distribuzione automatica, per cui il settore perde circa 16 milioni di euro a settimana. 

Penalizzato dalle chiusure forzate di scuole e università e dal diffondersi delle modalità di smart working attivate dalle aziende, il settore della distribuzione automatica, sotto l’egida di Confida, ha chiesto al Governo interventi urgenti per le oltre 3.000 società attive e i loro 30mila dipendenti.

L’allarme di Confida

«I distributori automatici si trovano prevalentemente all’interno di scuole, università, palestre e centri di aggregazione che per effetto di decreti e ordinanze sono chiusi nelle principali Regioni del Nord Italia. A questi luoghi si aggiungono le aziende che, facendo largo uso dello smart working, sono vuote. Il settore sta vivendo una gravissima emergenza: perde circa 16 milioni di euro a settimana e questo mette a rischio gli oltre 30 mila posti di lavoro, senza considerare quelli dell’indotto», ha affermato il presidente di Confida, Massimo Trapletti. Per questo, tutti i player del settore hanno chiesto di attivare alcune misure (sopratutto nelle zone gialle e rosse dell’epidemia): ssicurare l’accesso agli ammortizzatori sociali per le aziende del settore senza applicare limiti relativi a comparto e dimensioni dell’impresa, anzianità contributiva dei lavoratori, tipologia del rapporto di lavoro ecc; sospendere e posticipare i ratei dei finanziamenti di capannoni, veicoli, macchinari e di qualsiasi altro finanziamento in essere; ridurre i canoni delle concessioni dei servizi di somministrazione di cibi e bevande tramite distributori automatici nel settore pubblico; identificare contributi a fondo perduto a sostegno della ripartenza delle imprese del settore. «L’aspetto essenziale – conclude Trapletti – è far presto. Non possiamo aspettare di vedere i risultati della crisi delle imprese e della perdita di posti di lavoro perché a quel punto sarebbe troppo tardi».

I numeri del settore

Con oltre 800 mila distributori automatici installati in tutta Italia e un giro d’affari di quasi 4 miliardi di euro, il settore del vending è leader a livello europeo e nel nostro Paese conta circa 3.000 aziende di gestione che danno lavoro a più di 30 mila persone oltre alle aziende di produzione di vending machine, tecnologie italiane vendute in tutto il mondo, e alle aziende alimentari che distribuiscono i loro prodotti (caffè, bibite e snack) attraverso le cosiddette “macchinette”.

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