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Da Roma a Milano, passando per gli scali regionali, la serrata sulla mobilità e la cancellazione dei voli hanno determinato una progressiva difficoltà di gestione da parte delle aziende competenti.

Se, ancora il 9 marzo, l’Enac affermava la piena operatività del network aeroportuale italiano a patto di verificare lo stato del proprio volo con la compagnia di viaggio, ora l’effetto di contenimento si fa sentire sul flusso di passeggeri. Tanto che l’ente per l’aviazione italiana ha inviato al ministro delle Infrastrutture un piano di chiusura degli scali.

La Capitale

Quel che è certo è che, a partire da martedì 17 marzo, nell’aeroporto di Roma Fiumicino verrà temporaneamente chiuso il Terminal 1. Tutte le operazioni di check-in, i controlli di sicurezza e la riconsegna bagagli verranno effettuate al Terminal 3. L’aeroporto di Roma Ciampino chiuderà il suo unico terminal per i passeggeri dei voli di linea a partire da venerdì 14 marzo (ma «rimarranno invariate le attività di Aviazione Generale, quelle degli Enti di Stato e l’aviazione cargo», fanno sapere da Adr).

La situazione lombarda

Pesantemente colpiti sono gli scali Lombardi. A partire da quelli gestiti da SEA, Malpensa e Linate. Se il 9 marzo si registrava una perdita del 65% dei passeggeri, a cui si aggiungevano le prestazioni negative di Bergamo Orio al Serio in cui maggiormente si è fatta sentire la cancellazione delle low-cost (-60% di passeggeri dal 3 marzo) ora la si valuta una parziale chiusura. A stoppare le operazioni sarebbe prima di tutto il city airport di Linate. Allo studio anche l’ipotesi di chiudere il Terminal 1 di Malpensa con il mantenimento in attività del Terminal 2 e dell’area Cargo.  

Il piano

Nel frattempo, in concorso con il ministero delle Infrastrutture, l’Enac ha presentato un piano per la chiusura eventuale di 20 scali su 40. Secondo quanto riportato dalle agenzie,l’obiettivo è quello di elaborare «uno scenario infrastrutturale aeroportuale minimo» in grado di «garantire la mobilità del trasporto aereo all’interno del territorio nazionale». Un’organizzazione che potrebbe essere attivata in poco tempo e garantirebbe i collegamenti con le isole. Secondo le prime bozze, rimarrebbero aperti gli aeroporti di: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera.

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