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Affidabili, veloci e resistenti, le soluzioni termografiche Hikvision rispondono alle esigenze di screening della temperatura corporea rese necessarie dalla diffusione del Coronavirus.

Ideali per applicazioni in ambito aeroportuale, portuale, ferroviario, ospedaliero, lavorativo e commerciale ad alta intensità, le telecamere termiche Hikvision garantiscono altissima precisione e velocità operativa per monitorare lo stato di salute di utenti e clienti (fino a 30 contemporaneamente) in pochi secondi e mantenendo le distanze di sicurezza.

La soluzione

I dispositivi termografici Hikvision sono in grado di rilevare un range di temperatura della superficie cutanea che va dai 30 ai 45 C°. Cinque i modelli attualmente a disposizione, tutti equipaggiati con la tecnologia Bi-Spectrum, che combina due algoritmi intelligenti a deep learning (AI Face Detection e Body Temperature Compensation) capaci di discriminare altre sorgenti calde presenti nella scena. Disponibili in modelli di tipo bullet e turret (installate a soffitto o a parete) oppure portatili, le telecamere Hikvision permettono il monitoraggio delle temperatura anche nel caso in cui la persona indossi dispositivi di protezione individuale, come le mascherine. A livello di backend, in caso di alert si apre una doppia schermata che mostra sia il termogramma sia l’immagine tradizionale, indicando al contempo tutti i dettagli sull’evento.

I modelli

I cinque modelli Hikvision si differenziano, oltre che per tipo di installazione, anche per le lenti incorporate e il grado di risoluzione dell’immagine. Comune, invece, il software gratuito di video management per uso professionale iVMS-4200 e lo strumento di calibrazione Black Body (opzionale) che permette di elevare l’accuratezza di rilevazione da +/- 0,5 C° fino a +/- 0,3 C°.

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