Dopo la fine di un lockdown durato 76 giorni, la città cinese di Wuhan è stata riaperta. E Walmart China non ha perso tempo nell’annunciare un investimento da 425 milioni di dollari al fine di espandere la propria presenza nella città che è stata l’epicentro della crisi sanitaria del coronavirus.
L’investimento di Walmart verrà distribuito in un arco temporale di cinque anni, in cui il colosso della grande distribuzione americano, punta a sviluppare alcune delle sue insegne più conosciute.
Il progetto di sviluppo
I piani di sviluppo prevedono l’apertura di almeno quattro punti vendita Sam’s Club (caratterizzati dalla formula della vendita all’ingrosso ai soli sottoscrittori di una membership) e circa 15 nuovi mall a marchio Walmart. A livello geografico, l’ampliamento della rete del colosso a stelle e strisce si espanderà anche oltre la città di Wuhan attraverso l’apertura di diversi community store che si andranno ad aggiungere agli esistenti 34 punti vendita dentro la capitale della provincia dell’Hubei (serviti da due centri di distribuzione). «Il contesto in cui si inserisce questo nuovo progetto di sviluppo rappresenta una situazione win-win per le parti in causa», ha affermato Wern-Yuen Tan, ceo di Walmart China riferendosi agli accordi sottoscritti con le istituzioni cittadine. In questo modo, Walmart si conferma fra quel 40% di aziende che, secondo la camera di commercio americana, continua a mantenere un interesse nel mercato cinese nonostante l’impatto del coronavirus. Una pandemia che, nella sola città di Wuhan, ha causato 2.500 morti.
Riproduzione riservata © retail&food