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Con una taglio nastro da remoto (causa misure anti-Covid), Sacbo ha celebrato i 50 anni dalla sua fondazione inaugurando la nuova area extra-Schengen. La cerimonia, che ha visto protagonista – forbici in mano – la ministra alle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli è stato il preludio di un anniversario speciale per tutto il territorio.

Il taglio nastro da remoto

Istituita alle 15.30 del 16 luglio 1970, Sacbo ha riunito la comunità aeroportuale per festeggiare (seppure in modo diverso da quanto previsto a causa dell’emergenza sanitaria) i 50 anni di attività. Un periodo che ha visto l’aeroporto di Bergamo “Orio al Serio” crescere fino ai quasi 14 milioni di passeggeri raggiunti a fine 2019 grazie all’incessante lavorio del management, di scelte oculate e lungimiranti (come l’avvio dei voli Ryanair) e un costante collegamento con il territorio che prossimamente verrà potenziato grazie al collegamento ferroviario fra città e aeroporto.

Un po’ di storia

Dopo la nascita di Sacbo e la costituzione dei collegamenti per Alghero, Cagliari, Catania e Roma, il primo volo civile viene effettuato nel maggio 1972 con il decollo di un DC9 Itavia diretto a Ciampino. Conosciuto, nella sua prima parte di vita come scalo commerciale (fin dal 1976 DHL decise di allestire qui il proprio gateway), l’aeroporto di Bergamo raggiunge il primo milione di passeggeri nel 1999. Ma è con l’inizio delle attività da parte di Ryanair, nel 2002, che le cose cambiano. Grazie all’intuizione e alla volontà dell’allora presidente Ilario Testa (in carica per cinque mandati consecutivi fino al 2008), Bergamo si avvia a diventare il terzo aeroporto del Paese.

I nuovi interventi

Le celebrazioni del 50° anniversario portano in dote l’inaugurazione della nuova area extra-Schengen (frutto del piano di interventi da 40 milioni con cui sono stati finanziati i lavori di ampliamento del lato ovest dell’aerostazione che dovrebbero terminare nel 2021). Lavori iniziati a gennaio 2019 e conclusi lo scorso giugno per un importo di 14,4 milioni di euro che rappresentano un segnale di speranza per il settore del trasporto aereo, in lenta ripresa dopo il blocco dei voli causa coronavirus. L’area, che sorge in continuità al terminal passeggeri, si sviluppa su due piani e prevede un percorso dedicati ai passeggeri in transito.

Le dichiarazioni

«Se la puntualità e l’efficienza operativa sono determinati nel conseguimento dei risultati positivi, la matrice egli investimenti è destinata a fare sempre più la differenza. Al continuo ammodernamento delle infrastrutture aeroportuali e di volo deve accompagnarsi una visione che inquadri il servizio aereo in tutte le sue fasi. Dunque per essere realmente attrattivi, la componente intermodale è destinata a fare la differenza», ha dichiarato il presidente di Sacbo, Giovanni Sanga. Il riferimento è alla prossima stazione ferroviaria («progetto da 170 milioni già finanziato dal ministero», ha precisato la ministra Paola De Micheli) che dovrebbe sorgere contestualmente all’ampliamento sul lato ovest. D’altronde l’obiettivo è chiaro: «Entro agosto puntiamo a recuperare il 50% del traffico dello scorso anno. La pandemia non ha scalfito la nostra determinazione», ha concluso Sanga. E per il futuro dello scalo, che grazi ai vettori low cost rappresenta una parte integrante del sistema aeroportuale lombardo, arrivano anche le rassicurazioni della ministra: «Il nuovo piano aeroporti che stiamo predisponendo rafforzerà Bergamo, anche da un punto di vista cargo mentre le nuove regole e le decisioni sul mercato del trasporto aereo non penalizzeranno la competizioni né le scelte imprenditoriali di lungo termine effettuate dal management di Sacbo». E il riferimento ad Alitalia è chiaro a tutti.

N.G.

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