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Con la ratifica, nella giorna di oggi, del nuovo statuto e l’elezione del presidente prevista il prossimo 13 ottobre, il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali volta pagina e inizia una nuova fase della propria storia.

La modifica dello statuto, infatti, incide anche e soprattutto sulla governance, portando da una parte maggiore collegialità e dall’altra più chiarezza nell’attribuzione alla giunta esecutiva di una serie di poteri.

«L’idea di base è che il presidente e l’ufficio di presidenza siano coadiuvati dai membri della giunta esecutiva per essere più efficaci», ha riassunto per r&f, in veste di presidente uscente della Commissione consultiva Sviluppo e Investimenti Real Estate del CNCC, Roberto Zoia.

Roberto Zoia

Ma non è l’unico obiettivo del nuovo statuto. Andiamo per ordine. «Il primissimo è quello di ampliare la base associativa mediante la creazione di specifiche categorie di aziende associate: oltre alle due di maggiore peso rappresentative delle proprietà immobiliari e dei retailer, vi saranno quelle dedicate alle società di consulenza immobiliare e di gestione, alle società di comunicazione e marketing, agli advisor, e ai fornitori di beni e servizi. Parallelamente sarà ampliato il numero dei componenti del consiglio direttivo, che passerà da 30 (vecchio statuto) a 32, cui verrà sommato l’ufficio di presidenza che, a sua volta, sarà costituito da cinque persone: un presidente, tre – al posto di uno – vicepresidenti di cui uno vicario e il responsabile tesoreria e finanza. Per cui il consiglio direttivo arriverà a contare complessivamente 37 membri. Dato che quella dei centri commerciali è una vera e propria industria, come tale il CNCC deve rappresentare tutte le anime che la compongono. E proprio per garantire tale rappresentatività verrà utilizzato il metodo di lista, in virtù del quale non capiterà più che l’assemblea voti le singole persone, ma, appunto, una lista che deve rispondere a questo requisito. Sempre seguendo il medesimo criterio, nel board sono stati concessi due posti agli affiliati, che in sostanza sono centri commerciali: abbiamo compiuto questa scelta perché vantiamo tra gli associati alcuni mall che, a prescindere dalle aziende di proprietà e di gestione, si associano come singolo centro. E questo consente loro di ricevere tutte le informative, ecc.».

Nel descrivere il nuovo statuto, Zoia ha indicato un altro punto cardine: la ridefinizione del concetto di centro commerciale, che mira ad accogliere tutte quelle attività che sino a qualche anno fa non esistevano, come determinati servizi, il leisure e le food court.

«Un altro passaggio che definisco storico riguarda la composizione e la riattribuzione dei poteri della giunta esecutiva – prosegue il manager – Mentre il consiglio direttivo avrà il compito di definire la strategia dell’associazione, l’esecuzione della stessa sarà in capo alla giunta, sempre composta dall’ufficio di presidenza cui si sommeranno da sei a otto rappresentanti dei vari cluster, arrivando a contare 11-13 membri. L’obiettivo, in questo caso, è che ognuno dei componenti della giunta esecutiva abbia dei compiti/deleghe ben precisi, garantendo una gestione collegiale dell’associazione. Ovviamente – specifica Zoia – tutte queste figure, dal presidente ai membri di giunta sino al consiglio, operano su base volontaria, senza essere retribuiti. Come, d’altronde, avveniva anche prima».

E ancora, la giunta esecutiva verrà proposta dal neo presidente al consiglio direttivo, «che dovrà approvarla a maggioranza qualificata. Questo per avere la certezza, ancora una volta, che ci sarà il contributo da parte di tutte le categorie, nell’interesse di tutti i soci».

Approvato lo statuto, il cronoprogramma prevede che il 13 ottobre si terrà un’assemblea ordinaria, già convocata, durante la quale si eleggeranno la lista con la presidenza e i 32 consiglieri direttivi. Le candidature, che verranno formalizzate tra il 30 settembre e qualche giorno prima del 13 ottobre, saranno comunicate da proponenti di lista che dovranno esibire il supporto di due firme per ogni categoria. «Anche in questo caso l’obiettivo è che ogni lista sia rappresentativa del maggior numero possibile di soci». Solo qualche giorno dopo, intorno al 19-20 ottobre, sarà formata la giunta esecutiva.

«Ultimo ma non meno importante, nei giorni successivi verranno lanciate delle commissioni su temi specifici di interesse dei soci, ognuna coordinata da un presidente. Tali commissioni non saranno statutarie», ha precisato e concluso Zoia. Andrea Penazzi

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