Nuova stretta de Governo sul settore dei locali pubblici come bar e ristoranti. Con il Dpcm del 13 ottobre, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dà semaforo verde a un giro di vite su orari, modalità di consumo e misure di sicurezza.
Firmato in tarda serata, il nuovo Dpcm resta in vigore fino al 13 novembre e risponde all’impennata di casi registrata nelle ultime settimane che ha visto sfiorare i seimila contagi.
Nuove limitazioni
Al centro delle nuove limitazioni per bar e ristoranti c’è la questione orario. Con le nuove disposizioni, i locali pubblici chiudono alle 24:00 solo se prevedono il servizio al tavolo. Per chi ha solo il bancone e il servizio in piedi, la chiusura è alle 21:00. Delivery e asporto permessi. Ma non si potrà consumare cibo o bevande in adiacenza dei locali. All’interno dei locali continuano a permanere le limitazioni dovute alla distanza fra i tavoli.
Altre attività
Oltre a ristoranti e bar, il Dpcm emanato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte contiene indicazioni per attività come le mense e il catering, il food&beverage in ospedali e aeroporti, le feste private nei locali pubblici, le feste private in casa (con una raccomandazione di mantenersi a 6 persone). Per le cerimonie, limite di 30 persone e nuove disposizioni per un servizio al tavolo.
Le dichiarazioni
«Le misure contenute nel nuovo Dpcm approvato dal Consiglio dei ministri rappresentano un colpo mortale per un settore già in gravissima crisi che vede il rischio chiusura per 50.000 imprese e la perdita del lavoro per 350.000 lavoratori. Questo, numeri alla mano, il risultato se si proseguirà sulla strada delle chiusure anticipate, invece di incrementare i controlli per punire chi non rispetta le regole», ha tuonato il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani.
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