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Dopo nove mesi di stop, arriva la decisione del Consiglio di Stato: i lavori di Gesac sull’aeroporto di Salerno possono ricominciare. Respinto in via definitiva il ricorso al Tar che aveva impedito lo sviluppo dello scalo “Costa d’Amalfi”, il secondo della regione.

A far scattare il blocco delle operazioni era stato un esposto di alcuni cittadini che, in data 24 febbraio 2020, aveva portato il Tar a sentenziare in modo negativo sulla compatibilità ambientale e urbanistica del masterplan presentato da Gesac.

Il via libera

Sentenza stravolta dalla quarta sezione del Consiglio di Stato che, il 9 novembre, ha dato il suo nullaosta. Possono così riprendere i lavori per un progetto dal valore di 250 milioni di euro (a cui partecipano Stato, Regione Campania e il fondo F2i) che dovrebbe permettere il potenziamento dello scalo. Una buona notizia in casa Gesac, società che gestisce anche l’aeroporto di Napoli. Obiettivo: rinnovare la pista di volo e le piazzole di sosta degli aeromobili, nonché realizzare il nuovo terminal di aviazione generale e commerciale al fine di accogliere maggiori passeggeri e compagnie aeree. Con la speranza che presto si possa tornare a volare e accogliere i turisti.

Le dichiarazioni

«Siamo particolarmente soddisfatti di fare la nostra parte per il territorio, investendo in un settore nevralgico per l’economia regionale. La sentenza ribadisce la valenza strategica dell’aeroporto di Salerno, complementare a quello di Capodichino e funzionale ad una crescita bilanciata e sostenibile del traffico aereo», ha commentato in un comunicato Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac.

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