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Giusto in tempo per il Natale, uno dei periodi più redditizi in termini di consumi, arriva la doccia fredda: il 67,2% delle famiglie ha subito una forte riduzione del reddito. A dirlo è l’ultimo report Confimprese realizzato da Innovation Team, divisione del Gruppo Cerved, Termometro Italia-famiglie. Approfondimento sulle aspettative legate al Natale.

Secondo quanto emerso dall’analisi realizzata da Confimprese con Cerved, due italiani su tre ridurranno il budget per i regali di Natale sulla scorta di difficoltà economiche e sociali. D’altronde, il 65% degli intervistati afferma di aver perso lo spirito natalizio degli anni precedenti. Una situazione che non favorisce i consumi. Se non quelli digitali.

La crisi economica

Secondo Confimprese, la pandemia ha segnato profondamente le attitudini d’acquisto degli italiani e ha spinto sul canale online; fenomeno ineluttabile già pre-Covid e che ora diventa inarrestabile. A pesare, la crisi economica che ha costretto molte famiglie ad assumere un atteggiamento cauto e conservativo spingendone l’8,3% in più verso severe riduzioni del reddito disponibile (situazione convidisa dal 67% delle famiglie). A farne le spese maggiori i residenti nelle metropoli, tutti colpiti dalla chiusura di attività considerate non essenziali.

Le dichiarazioni/1

«La pandemia e le relative restrizioni hanno messo in ginocchio il retail, che non è meno importante dell’industria manifatturiera e vale 445 miliardi di euro con 3,4 milioni di addetti. Il settore è un motore dell’economia e un serbatoio occupazionale decisivo. Nell’emergenza si sono accelerati cambiamenti significativi nei comportamenti di consumo degli italiani, che sono diventati più sfuggenti e infedeli, cambiano negozi o brand di riferimento, gestiscono diversamente la spesa prediligendo l’online. Il Natale è la deadline di tenuta degli italiani, il tracollo dei consumi è da evitare a ogni costo», ha affermato Mario Resca, presidente Confimprese.

I consumi

Per quanto riguarda i consumi, l’impatto del Covid e le conseguenze della crisi economica fanno sì che il 59,5% delle famiglie riduca il budget per i regali, con un calo medio di 138 euro (-25%). Nel 2019 gli italiani hanno speso in media 450 euro, che toccano i 715 euro nelle metropoli e 708 euro tra le coppie senza figli. Mediamente più elevata la spesa anche tra le coppie con figli piccoli (542 euro), al Sud e isole (564 euro) e tra gli under 35 (562 euro). La riduzione della spesa sarà più elevata per le categorie sociali più fragili: vedovi, anziani, genitori soli, divorziati. Per il 38%, invece, il budget destinato alle spese di Natale sarà lo stesso di un anno fa, mentre solo il 2,5% spenderà di più con un aumento medio di 240 euro.

Le dichiarazioni/2

«La rilevazione di novembre ci mostra un Paese caratterizzato da famiglie economicamente in difficoltà, con forti preoccupazioni per il futuro e con meno voglia di festeggiare il Natale rispetto al solito. L’esigenza di contenere le spese e le complessità derivanti dalle restrizioni in atto fanno sì che buona parte degli italiani preveda di ridurre anche le spese natalizie, con effetti decisamente negativi sul settore del retail. In questa situazione l’online, e Amazon in particolare, diventano il canale di riferimento rispetto ai tradizionali acquisti presso centri commerciali, outlet e mercatini», ha commentato Fabio Orsi, partner Innovation Team.

Merceologie e canali

Alimentari (60,2%) e abbigliamento (43%) risultano i prodotti più acquistati. Seguono i giochi per bambini (30,7%), prodotti per la casa (30%) e per la cura della persona (26,2%). I prodotti di elettronica, sebbene siano scelti mediamente dal 19,8%, sono in cima alla lista degli articoli che cuberanno una spesa maggiore dello scorso Natale. Tengono musica ed editoria con l’11,3%, precipitano allo 0,7% turismo e vacanze. Ma dove si acquista? Essenzialmente online: canale preferito dalle famiglie italiane che scelgono Amazon (61,4%) oppure eCommerce monobrand (41,7%). Seguono, molto distanziati, centri commerciali (che vengono preferiti per un acquisto in settimana dal 75% di clienti), supermercati e negozi di prossimità. In generale, rispetto al 2019, l’incremento delle piattaforme online per gli acquisti natalizi supera il 60%.

L’eCommerce che piace

Dal primo lockdown in poi, l’online piace agli italiani che lo preferiscono per il classico ordine con consegna casa (48%). A trainare l’adozione di questa abitudine, la diffusione tra i più giovani e nelle città di medio-piccole. L’ordine telefonico, invece, è gradito molto solo dal 18,2%, raggiungendo quota 50,4% se sommiamo anche coloro che apprezzano abbastanza questo servizio. Preferiscono l’ordine telefonico per lo più i capi famiglia con un’età compresa tra i 56 e i 65 anni e gli abitanti delle città mediamente grandi del Sud. Meno gradito il ritiro all’esterno del negozio, indipendentemente dalla modalità di ordinazione.

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