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Progetto di punta della società di investimento immobiliare Aedes SIIQ, nonché format commerciale innovativo protagonista di diverse edizioni della fiera Mapic di Cannes, Caselle Open Mall è oggetto di un’indagine della guardia di finanza: l’ipotesi è quella dell’abuso di ufficio.

Come riporta la stampa locale, qualche giorno prima di Natale i militari della guardia di finanza si sono presentati in alcuni uffici del Comune di Caselle torinese per acquisire documentazioni sulle procedure amministrative in relazione al progetto per il Caselle Open Mall.

L’ipotesi che si sta verificando è che pubblici ufficiali abbiano rilasciato permessi (ritirati da Aedes nel 2019) per un’area che si trova a ridosso dell’aeroporto Sandro Pertini, sulla quale ci sarebbero criticità per edificare.

In particolare, nell’esposto che ha dato vita all’indagine (senza indagati) si descrivono “procedure amministrative illegittime” e si denuncia il presunto “mancato rispetto” delle prescrizioni Enac. La progettazione del 50% del centro si troverebbe infatti sulla cosiddetta “fascia di tutela”.

Il paragone con il progetto dello Shopping District di Parma, che a inizio 2018 aveva visto la joint venture paritetica tra Sonae Sierra e Impresa Pizzarotti, sorge spontaneo. E proprio a questo progetto ha fatto riferimento Andrea Fontana, consigliere comunale di opposizione con la lista Caselle futura (centrodestra), in occasione di un suo intervento ripreso dal Corriere della Sera nella sua pagina online di Torino: «Un centro commerciale costruito vicinissimo all’aeroporto, come qui da noi. E come da noi alcune delibere sono state fatte approvare al consiglio comunale facendo assumere ai consiglieri delle responsabilità enormi. Lo continuo a ripetere da mesi. Facciamo attenzione a quello cui si potrebbe andare incontro, perché la situazione è molto simile».

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