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Portobello group ha approvato il bilancio 2020, con ricavi per 64 milioni di euro (+39%) e un utile netto di 6 milioni (+25,4%).

Positivo anche l’Ebitda, a circa 10,9 milioni (+31,8%). “Per il quarto anno consecutivo Portobello registra una crescita significativa su tutti i principali indicatori, attestandosi tra le migliori società, in controtendenza rispetto all’andamento generale. Modello di business peculiare e innovativo, rafforzamento della struttura organizzativa e ampliamento della rete retail sono i principali fattori di successo” ha commentato Roberto Panfili, co-founder e Coo di Portobello.

In effetti per il gruppo sono cresciute tutte le aree di business. La parte più consistente, quella Media (outdoor, radio, affissioni, magazine, rotor edicole) è passata da 30,3 a 43 milioni di euro di fatturato. Quella B2b da 11 a 14 milioni di euro, mentre il canale Retail è salito da 3,9 a 5,6 milioni di euro.

La crescita della parte retail è dovuta anche all’apertura di nuovi negozi del 2019, che l’anno successivo sono entrati a regime. Ma la nota della società spiega che anche in riferimento allo stesso perimetro, i ricavi like for like sono rimasti in liea, al netto della chiusura forzata (12 marzo-17 maggio 2020).

Rispetto all’anno in corso, a gennaio Portobello ha aperto due maxi store a Milano in corso Buenos Aires e corso Genova.

Secondo Portobello “le tensioni che persistono sia sui consumatori che sulla piccola e media imprese favoriscono il modello di business di Portobello. Ci attendiamo che l’attività di barter continui la propria crescita anche nel 2021, favorita dall’estensione al biennio 2021-2022 del credito di imposta sulla pubblicità. Proseguiranno gli investimenti in nuovi negozi diretti e prenderà corpo il progetto Franchising il cui avvio, inizialmente previsto per il secondo semestre 2020, è stato posticipato rispetto alle iniziali previsioni a seguito di una approfondita valutazione del contesto di riferimento da parte del management”.

(immagine: www.portobellogroup.it)

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