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Tra la settima e l’ottava edizione di Retail Trends, il report promosso dallo studio legale Cocuzza & Associati, il Covid. Poco più di un anno e mezzo tra le due presentazioni, novembre 2019 (in presenza) – maggio 2021 (online), in cui è cambiato il mondo. E con esso anche il settore del commercio. Di questa pandemia, che ha messo a nudo punti deboli e punti di forza del retail e del retail real estate italiano (e mondiale), nella pubblicazione si parla molto in termini di accelerazione impressa a trend di cambiamento già in atto.

E “accelerazione” è proprio il termine attorno al quale Claudio Cocuzza, avvocato e socio fondatore del noto studio legale milanese, ha sviluppato il discorso di apertura dell’evento, che si è tenuto lo scorso 5 maggio.

Nell’edizione 2021 di Retail Trends si evidenzia quindi la spinta verso la digitalizzazione e la sostenibilità, il ruolo ormai centrale dell’online, l’importanza di offrire ai consumatori esperienze di acquisto sempre più sofisticate e il conseguente ripensamento del negozio “brick and mortar”.

L’obiettivo del Report è quello, in particolare, di aiutare la community di riferimento a comprendere ciò che sta accadendo e delineare scenari e prospettive future, con un focus sul mondo della moda e del lusso, grazie al contributo di numerosi protagonisti del settore che, con le loro interviste, hanno fornito un ampio ventaglio di informazioni e testimonianze dirette.

Tra i contributor di Retail Trends 2021, in occasione dell’evento hanno parlato Alessandro Varisco, CEO di Twinset, Leonardo Cavalli, founder and managing partner di One Works (in collegamento dal San Marino Outlet Experience, in apertura il 24 giugno) e Thomas Casolo, International Partner Head of Retail Italy Cushman & Wakefield, introdotti e intervistati dagli avvocati Alessandro Barzaghi e Giulia Comparini.

«Il 2020 è stato un anno terribile da tutti i punti di vista. A marzo il mercato si è fermato e le aziende si sono rintanate nelle proprie problematiche economiche, tra cui i costi altissimi da sostenere, il tema degli affitti e quello della merce già prodotta (e invenduta, ndr). Focalizzando l’attenzione sul food, ho visto aziende in grande crescita o appena nate che hanno dovuto bloccare tutto – ha raccontato Casolo – Ma dietro la paura c’è sempre una speranza. Si guarda alla fine del 2021 con positività, in virtù anche dei dati che arrivano dall’Asia in generale e dalla Cina in particolare. Speranza alimentata dal crescente numero delle persone vaccinate e dalla conseguente ripartenza, auspichiamo, del turismo. Ovviamente ci vorranno anni per tornare ai valori pre Covid: oggi infatti molte aziende sono caute nel progettare nuovi centri, nuove aperture e nuovi format. Parlando invece di affitti – ha proseguito Casolo – i proprietari si sono resi conto della situazione e hanno applicati sconti, ovviamente differenti da caso a caso. In generale, i landlord istituzionali hanno dimostrato una visione più lungimirante».

Nel pomeriggio della medesima giornata, il Legal forum ha visto la partecipazione degli avvocati Alessandro Barzaghi, Giulia Comparini, Claudio Cocuzza e Thomas Mambrini che hanno affrontato i temi legali più attuali per il retail real estate. A partire dalle conseguenze dei cambiamenti in corso sui contratti, a un’analisi della resilienza del franchising ma anche delle sue insidie. È stata poi affrontata la spinosa questione della rinegoziazione dei canoni con riferimento anche alla proposta di legge al vaglio del Parlamento. A conclusione dell’incontro, un focus sul ruolo del commercio nella rigenerazione urbana alla luce dell’attuale normativa in materia.

A.P.

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