La catena di abbigliamento statunitense Gap ha deciso di chiudere due negozi in Italia, a Torino e Milano.
Per quanto riguarda Torino, si tratta dello store presso il centro commerciale Le Gru (Grugliasco), l’unico della provincia, dunque significa l’abbandono definitivo sotto la Mole. A Milano, invece, chiude la vetrina del centro commerciale Fiordaliso, resiste per ora quello centrale di corso Vittorio Emanuele. La notizia è stata data dai sindacati. “Una scelta grave ed irresponsabile – scrivono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – a maggior ragione in considerazione della proroga del divieto di licenziamento, definita fino al prossimo mese di ottobre per il settore del commercio”.
Sono 25 i lavoratori coinvolti dalle chiusure e la questione sul tavolo è di gestire le uscite nel miglior modo possibile. Inutile credere in un ripensamento. Lo scorso 22 ottobre, in una nota ufficiale, Gap Inc (gruppo che controlla Gap, Banana Republic, Old Navy, Athleta) aveva annunciato una drastica revisione della sua presenza in Europa.
“Una delle opzioni possibili è la chiusura di tutti i negozi a marchio Gap in Gran Bretagna, Francia, Irlanda e Italia entro la fine del secontro trimestre 2021” scriveva Mark Breitbard
Head of Gap Brand Global. La strategia, per ora, non è stata così drastica. Ma la stretta sul numero dei negozi è ormai tracciata. Questo però riguarda i negozi gestiti direttamente.
Prosegue la nota: “Esamineremo il trasferimento di elementi dell’attività a terze parti interessate, come parte di una proposta di espansione del modello di partnership. Le partnership in franchising sono un modo forte ed economico per amplificare il marchio. Attraverso il franchising, il marchio Gap raggiunge i clienti in 35 paesi con più di 400 negozi e 14 siti di e-commerce”.
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