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Gorillas, il principale brand di delivery ultra veloce, nato in Germania, annuncia un drastico cambio di strategia, con tagli al personale e focus sui mercati chiave (non l’Italia).

Dopo la rincorsa all’espensione rapida, è venuto il momento per Gorillas di puntare, se possibile, ai profitti. Un passaggio che non si può realizzare senza agire sui costi.

Come spiega la società in una nota, al momento il 90% dei ricavi proviene da cinque mercati chiave: Germania, Francia, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Stati Uniti. “Per questo abbiamo deciso di concentrarci ancora di più su questi mercati, dove vediamo un grande potenziale e dove è già avviato il percorso verso la profittabilità” si legge. “Qui lavoreremo ancora di più su assortimento, pricing, logistica, esperienza per il cliente in fase di ordine”.

Dopo arrivano Italia, Spagna (entrambi i Paesi sono guidati da Alessandro Colella), Danimarca e Belgio, “mercati di per sè molto interessanti, dove stiamo cercando tutte le migliori opzioni strategiche per il brand Gorillas”. La nota non va oltre questo commento, ma è chiaro che per ora un’ulteriore espansione è esclusa. E non è chiaro se l’azienda possa addirittura operare un passo indietro, cercare partner o diverse forme commerciali.

Gorillas, inoltre, annuncia il taglio di 300 persone a livello degli uffici in tutto il mondo, senza ancora specificare i mercati di riferimento. Le consultazioni e le considerazioni per ciascun Paese iniziano in questi giorni. “Una decisione difficile, ma necessaria, per rendere Gorillas più forte, con un focus chiaro sul cliente” la motivazione.

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