Domani verranno avviate le procedure di licenziamento per i 540 dipendenti della sede italiana di Gorillas, primo operatore del cosiddetto quick commerce e comincerà l’iter per la messa in liquidazione della società. E così si abbasseranno le serrande di tutti i suoi dark stores.
L’annuncio riportato oggi dal Corriere della Sera segue quello di metà giugno, secondo cui la tedesca Gorillas si sarebbe concentrata sui mercati più redditizi e promettenti, l’Italia non era tra questi.
Quello di Gorillas è l’ennesimo scricchiolio del “lato digitale” del retail. L’attrazione della finanza per il digitale resta forte – come dimostrano le nuove mode di nft e metaterso – ma i risultati, i margini, sono tutt’altro che facili da conseguire: lo racconta bene anche il mercato del delivery.
E lo sanno benissimo i retailer che si sono aperti all’omnicanalità (Zara ha introdotto recentemente il pagamento dei resi in 38 paesi).
Alla fine contano sempre e solo i risultati e devono essere scritti in nero, alla voce profitti.
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