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È stato inaugurato il 31 agosto il nuovo parco commerciale Canova, accanto all’aeroporto di Treviso, intitolato allo stesso scultore veneto.

Si tratta della riqualificazione di un’area commerciale dismessa, di circa 55.000 metri quadrati da cui è stata ricavata una superficie commerciale di 13.000 mq. Per un investimento totale di circa 30 milioni di euro. Con la creazione di circa 220 nuovi posti di lavoro.

Hanno aperto il supermercto Alì, il cui gruppo è promotore del parco, oltre agli store Arcaplanet, Euronics Bruno, Poltronesofà, al bar bistrot Laif, e al negozio di abbigliamento Manià.

Mentre entro qualche settimana aprirà anche Decathlon che lascerà il centro commerciale Tiziano di Olmi.

Il progetto è stato fortemente voluto dalla famiglia Canella, titolare del gruppo Alì, una realtà della gdo molto forte in Veneto e attiva anche in Emilia Romagna, con 117 tra super e iper e un fatturato 2021 superiore al milardo di euro.

Gli store Alì, visitati in qualche occasione, hanno un livello espositivo, qualitativo e di layout davvero molto alto. Anche se compaiono poco sulla stampa nazionale vista la loro concentrazione regionale.

Il Parco Canova ha riqualificato un’area abbandonata da una decina d’anni, con occhio all’ambiente e alla sostenibilità “Sono presenti 900 posti auto drenanti, colonnine per la ricarica di auto elettriche e un bosco urbano di 270 nuovi alberi” si legge nella nota stampa.

Non manca un impianto fotovoltaico da 150,5 kW mentre risulta innovativa l’installazione di pareti in ceramica foto-attiva, particolare materiale che depura l’aria catturando le polveri sottili.

Tutto questo non è però bastato alla sparuta ma rumorosa pattuglia di giovani del movimento ambientalista Fridays for future che durante l’inaugurazione hanno protestato per la nuova “cementificazione”.

Mentre l’apertura del parco è stata apprezzata dalle migliaia di cittadini trevigiani che fin dalla prima mattina hanno affollato parcheggio e negozi.

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L’inaugurazione è stata macchiata dalla presenza dell’ex sindaco di Treviso Gentilini, cui purtroppo è stata data la parola durante la cerimonia di apertura.

In piedi accanto agli imprenditori e alle autorità civili e religiose, Gentilini non ha mancato di esprimere le sue tristi nostalgie mussoliniane e fasciste in genere, tra tanti applausi e pochi fischi.

Un episodio folcloristico, si potrebbe pensare. Io lo ritengo davvero squallido e fuori luogo.

Ma resto convinto che la comunità della gdo e del retail nel suo complesso – compresi i retailer che stanno avviando le loro attività al parco Canova – non gradisca questo genere di valori, di legami né di personaggi.

 

Andrea Aiello