Lendlease apre l’ecosistema di MIND al retail e al food. In arrivo circa 40 mila mq dedicati al commercio. Uno spazio aperto, inclusivo e sostenibile dove imprese, startup e università dialogheranno nel Common Ground, il luogo perfetto per creare nuove esperienze di brand.
Più che un “district”, una città. Con una superficie di un milione di metri quadri, tutta da ripensare e progettare, e una popolazione prevista di 60-70.000 persone al giorno, MIND (Milano Innovation District) si candida a diventare uno dei più grandi poli dell’innovazione in Europa. A rimarcare la sua eccezionalità è Diego Valazza, Business development director di Lendlease, nel corso dell’incontro “Retail & Food @MIND: a placemaking ecosystem” che si è svolto il 16 novembre al Village Pavilion, all’interno del nuovo distretto che sta sorgendo a Milano.
L’evento ha richiamato numerosi brand del retail e del food & beverage in linea con lo spirito del luogo e interessati a conoscere più da vicino il progetto, risultato di una sinergia virtuosa tra pubblico e privato. “MIND è riuscita a dimostrare che con le giuste idee si può cambiare anche il grande ‘mostro’ della burocrazia, ottenendo una flessibilità di sviluppo davvero unica. Il sito, che sarà sviluppato nei prossimi anni sull’ex area dell’Expo, avrà infatti la possibilità di rimodulare spazi e funzioni a seconda delle offerte che riceverà” spiega Diego Valazza. “Per quanto riguarda il retail, c’è un range di sviluppo che va da un minimo di 20.000 a un massimo di 60.000 mq. Al momento, abbiamo previsto di dedicare a commercio e ristorazione 35-40.000 mq, ma il numero potrebbe ancora cambiare”.
Una grande tela ancora tutta da disegnare, quindi, insieme ai brand che vorranno farne parte. “In questo progetto siamo fuori dalle logiche di retail urbano e shopping center. MIND è qualcosa di unico, da costruire, che si comporrà con le realtà che sceglieranno di esserci”, ha sottolineato Andrea Aiello, moderatore del panel e direttore di retail&food, media partner dell’evento.
I “minders”, nuovi abitanti tra presente e futuro
Tecnologica, verde, aperta a tutti, la città del futuro ospiterà oltre a uffici, centri di ricerca, spazi culturali, giardini e vie d’acqua (il Parco Verde Blu), anche negozi e ristoranti che graviteranno nel Common Ground. “È l’enorme piano terra, i primi 10 metri verticali, che hanno la caratteristica di essere permeabili a livello della strada. Corti pubbliche, dehors, aree comuni esterne, sarà questo il luogo in cui le persone si incontreranno e si scambieranno idee, generando innovazione. Ed è proprio qui che si troverà il retail che diventa, così, attivatore e strumento principe per l’innovazione, in dialogo continuo con i ‘minders’, i nuovi abitanti della città”, continua Valazza, che ne traccia un identikit.
“I “minders” sono principalmente giovani studenti e ricercatori che provengono da ogni parte del mondo”. L’uso del presente non è un caso: “All’interno del MIND Village, i primi 10.000 mq inaugurati in primavera, sono già operativi 300 ricercatori del centro di ricerca sulle Scienze della Vita, lo Human Technopole In futuro arriveranno a 1.500 da 22 nazioni diverse” sottolinea Diego Valazza. E in effetti, nel grande spazio che con un po’ di sforzo di immaginazione diventerà MIND, già sfrecciano su monopattini elettrici i ragazzi della ricerca, in quella che molto presto sarà una città “car light”. Nella stessa zona, altre imprese hanno scelto di avere la loro sede e i loro team: AstraZeneca, Esselunga, Bio4Dreams, Rold, Illumina così come il più grande campus ITS che arriverà presto ad ospitare più di 300 ragazzi ogni giorno. “La partnership pubblico-privato ci ha portato in dote importanti ancore di eccellenza come la Fondazione Triulza, l’IRCCS Galeazzi (con una frequentazione di circa 9-10.000 mila persone al giorno), il campus universitario dell’Università di Milano, lo Human Technopole.
Quella di MIND è la visione di una grande piattaforma di dialogo dove l’aggregazione tra professioni e interessi genera opportunità e apre a nuovi progetti”. E la ristorazione, a livello del Common Ground, sarà il luogo principe dove i minders diventeranno “community” e si scambieranno idee in un clima di benessere, non solo dal punto di vista sociale ma anche ambientale.
Brand diversi, una visione comune
L’idea di sostenibilità che anima il progetto MIND è condivisa anche da Lush, Caffè Vergnano 1882 e Decathlon, tre grandi brand che hanno scelto di portare la propria voce a supporto del progetto. “All’interno di Lush abbiamo smesso di parlare di sostenibilità e abbiamo iniziato a sostituire questa parola con rigenerazione”, dice Andrea Bartolini, Internal Communication Specialist del marchio etico di cosmetici freschi e fatti a mano con oltre 930 store nel mondo. “Il concetto di sostenibilità ha a che vedere più con la riduzione del danno, ma viviamo in un sistema in cui ridurre il danno non è più sufficiente. Serve uno spirito rigenerativo che crea valore da quello che già esiste, sia dal punto di vista dell’ambiente che del suolo”, continua Andrea Bartolini. Una filosofia che si sposa perfettamente con il progetto di Lendlease che, come il marchio Lush, crede fortemente nel senso di “comunità”.
Dello stesso avviso è Federico Rinaldi, Direttore creativo e Responsabile Sviluppo Caffetterie Caffè Vergnano 1882: “Per noi, Mind rappresenta il luogo ideale per combinare l’incontro di persone e la possibilità di espressione che arriva dal gruppo. Le nostre caffetterie sono un luogo in cui le persone possono incontrarsi intorno a un caffè di qualità eccellente, rappresentano la massima espressione sul territorio di quello che noi viviamo tutti i giorni nella nostra azienda, un marchio con valori molto radicati ma con una forte spinta all’innovazione”, dice Rinaldi. MIND, diventa, così, la piazza ideale in cui posizionarsi. “Noi non vediamo l’ora di aprire un punto vendita nel Common Ground”, conclude il direttore creativo di Vergnano. Lo spirito inclusivo, sostenibile e “carbon zero” di MIND è centrale anche nel marchio Decathlon che vede stimoli nuovi, crescita e innovazione in un “approccio che include, invece che escludere”, aggiunge Pierpaolo Rotondi, R&D Director di Decathlon Produzione Italia. “La nostra nuova linea per persone con disabilità, un progetto nato in Italia, ha permesso al marchio di aprirsi e di cambiare mentalità. La competenza, secondo Decathlon, si rafforza attraverso uno scambio con la realtà esterna”, sottolinea Pierpaolo Rotondi. Una realtà “open”. Open MIND.
Berkeley SkyDeck Europe trova casa a MIND
Il progetto Berkeley SkyDeck Europe sceglie il nuovo distretto di Milano per la sua prima sede fuori dagli Stati Uniti. L’ acceleratore di startup – nato dalla collaborazione tra Lendlease, Berkeley SkyDeck e Cariplo Factory con il finanziamento di 2,75 milioni di euro da parte di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – entra nella nuova città dell’innovazione con l’obiettivo di sostenere la crescita di startup Grazie a questa partnership, si crea un collegamento tra la Lombardia e la Silicon Valley che permetterà di attrarre le migliori startup di biotech e robotica, fashion-tech, mobilità, analisi dei dati, intelligenza artificiale e realtà aumentata. Al momento, nove startup hanno concluso il primo percorso di accelerazione di Berkeley Skydeck Europe, ottenendo da Lendlease un finanziamento di 145mila.
di Paola Oriunno
Articolo pubblicato sul numero di Dicembre 2022 della rivista retail&food
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