La catena tedesca di profumerie Douglas ha archiviato l’esercizio fiscale 2021/2022 con vendite in crescita del 17% a 3,6 miliardi di euro.
Nel periodo chiuso il 30 settembre 2022, l’ebitda è salito del 49,4% a 325,5 milioni di euro ed è quasi tornato ai livelli pre-pandemia.
Douglas, che attualmente conta oltre 1.800 punti vendita in 27 Paesi europei, ha visto crescere le proprie vendite nei negozi fisici del 27,4%, mentre l’eCommerce ha generato un fatturato di 1,2 miliardi di euro, in leggero calo (-0,7%) rispetto allo scorso anno, quando i negozi in alcuni Paesi europei erano ancora chiusi. Rispetto al periodo pre-Covid, invece, le vendite online sono raddoppiate.
La perdita netta del gruppo ha raggiunto i 230,5 milioni di euro, contro i 201,9 milioni di euro dell’anno precedente. “Una situazione dovuta principalmente all’acquisizione della farmacia online Disapo B.V, ma anche all’aumento delle spese di marketing oltre che alla chiusura di alcuni negozi”, riporta una nota.
L’anno fiscale 2022/23 del Gruppo, avviato con le vendite natalizie, è partito bene. “Questo periodo dell’anno è il più importante per la nostra attività”, ha affermato Sander van der Laan, ceo di Douglas Group. “Il contesto economico rimane difficile: l’inflazione, la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie e le interruzioni della catena di approvvigionamento continueranno e potrebbero anche avere un impatto notevole sulla nostra attività. Pertanto, oltre ad espandere la nostra strategia omnicanale e mantenere un rigoroso orientamento al cliente, manteniamo una forte attenzione ai costi e alla gestione della liquidità e quindi alla situazione degli utili”.
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