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La municipalità di Barcellona pone un freno a dark kitchen e dark store. E la città catalana non è la sola a prendere questa strada.

Secondo una delibera da poco approvata, le dark kitchen, che nascono appositamente per rifornire soltanto il mercato del food delivery, potranno essere utilizzate solo in contesti suburbani industriali, ma non in centro città o in zone caratterizzate da numerose attività famigliari o tipiche. Questo per fare in modo che il “digital food” non vada a soppiantare le attività tradizionali.

Allo stesso modo, l’amministrazione ha bandito del tutto i “dark store”, ufficialmente per “non danneggiare i negozi di quartieri e non peggiorare la qualità della vita dei residenti”. I dark store, su cui si appoggiano i servizi di recapito della spesa di operatori come Glovo o Getir, andranno riconvertiti in normali mini market oppure in magazzini all’ingrosso, ma senza collegamento al delivery.

Decisioni di questo genere sono state già adottate da città come Amsterdam e Rotterdam.

E in Italia? Il nostro Paese affronta problemi a livello di regolamentazione dei rider, ma il nostro mercato sembra comunque fare gola agli operatori. Il delivery rappresenta il 42% di tutti gli acquisti alimentari tramite eCommerce e vale ormai 1,8 miliardi di euro.

È di questi giorni la pubblicazione di un nutrito elenco di “posizioni aperte” nel nostro Paese da parte di Deliveroo. Just Eat investe, lo stesso fa Glovo (dove a fine mese la general manager Elisa Pagliarani lascerà la guida dell’azienda), Uber Eats continua a lavorare, benché con la fetta di mercato minore. E si sviluppano operatori locali, da Alfonsino (quotato in Borsa) a Consegnam. Quasi tutte le grandi catene di ipermercati hanno un accordo con le app per il recapito veloce della spesa.

Intanto la ristorazione ha ormai imparato a sfruttare il delivery come canale di vendita, puntando finalmente a fare margini.

Sul nuovo numero di retail&food pubblichiamo un focus sul delivery, con un intervento di Vincenzo Ferrieri, presidente di UBRI (Unione dei brand della ristorazione organizzata).

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