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Secondo i dati preliminari dell’Istat, l’inflazione a gennaio si attesta al 10,1% su base annua.

Un livello ancora molto alto, che non si registrava da settembre 1984, ma in deciso attenuazione rispetto all’11,6% del mese precedente.

«Le rilevazioni Istat sull’inflazione di gennaio mostrano un quadro in leggero miglioramento, che rispecchia i dati del Pil registrati nel 2022, entrambi in controtendenza rispetto alle previsioni pessimistiche degli ultimi mesi” ha commentato Mario Resca, presidente di Confimprese. “Si tratta di un segno positivo che mostra la buona tenuta dell’economia italiana, in parte dovuta alla stabilizzazione dei prezzi energetici regolamentati. Auspichiamo che i segnali positivi continuino e si rafforzino, nonostante l’incertezza del quadro internazionale”.

Il calo si deve essenzialmente al “freno” arrivato sui prezzi dei Beni energetici regolamentati, con le tariffe a -10,9%, e al rallentamento di quelli degli Energetici non regolamentati, passati da +63,3% a +59,6%. In leggero calo anche gli Alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%).