L’industria dei centri commerciali chiude il 2022 con il segno più, con un sostanziale ritorno ai livelli pre-Covid e una forte crescita rispetto al 2021. È questa la sintesi che emerge dal monitoraggio realizzato dall’Osservatorio del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali – CNCC.
Il trend di ripresa, già rilevato nel 2021, si consolida ulteriormente nel 2022, anno nel quale si registra un netto miglioramento del fatturato con una crescita del +13,7% rispetto al periodo precedente.
Rispetto al 2019, i fatturati dei centri commerciali sono quasi in linea con un lieve calo di circa il -3%.
Migliorano anche gli ingressi, seppure con un recupero più lento. Il 2022 si chiude, infatti, con una notevole crescita rispetto al 2021 (+14,1). Sebbene il gap si stia gradualmente riducendo, il raffronto con il 2019 registra ancora -15%.
Entrando più nel dettaglio, dal raffronto del fatturato 2022 con il 2021, tutte le categorie merceologiche riportano un andamento in crescita, ad esclusione dell’elettronica di consumo che presenta una minima flessione (-0,3%): la migliore performance è data certamente dall’accelerazione della ristorazione (+43%), cura persona, salute (+18,5%), cultura e tempo libero (+14,3%), abbigliamento (+15,3%), attività di servizi (+10,6%) e beni per la casa (+9,2).
Se si confrontano, invece, i fatturati degli anni 2022 e 2019, le categorie merceologiche con andamento positivo sono beni per la casa (+3,6%) e cultura e tempo libero (+2,3%), sostanzialmente in linea l’elettronica di consumo (-0,1%), mentre non hanno ancora del tutto recuperato cura persona, salute (-1,3%), abbigliamento (-4,9%) e attività di servizi (-16%). Un commento a parte merita, anche in questo raffronto, la ristorazione che registra un calo del -7%, a causa delle restrizioni ancora vigenti a inizio 2022.
Infine, a dicembre 2022, tra i mesi più importanti per l’Industria grazie allo shopping natalizio, l’Osservatorio CNCC registra un +6,8% alla voce fatturati, rispetto al 2021, e un allineamento di fatto rispetto al 2019 con un -0,8%. Inoltre, il dato fornito dal monitoraggio degli ingressi mostra un +7,8% rispetto al 2021, mentre resta ancora in negativo (-12,7%) rispetto al 2019.
Per quanto riguarda le categorie merceologiche, particolarmente incoraggiante il dato che emerge per la ristorazione, una delle attività maggiormente colpite negli ultimi anni a causa delle restrizioni più prolungate, in crescita di oltre il 27% rispetto al 2021, mentre si riposiziona al trend del 2019 (+1%).
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