Aigrim ha promosso un ricorso al Tar contro la delibera 1-2023 approvata dall’Autorità di regolazione dei Trasporti.
Questa delibera è l’atto conclusivo di un procedimento iniziato nel 2021, che aveva ad oggetto la definizione degli schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali per gli affidamenti dei servizi di distribuzione di carbolubrificanti, di gas naturale compresso e di gas naturale liquefatto e delle attività commerciali e ristorative.
Il ricorso di Aigrim (rivolto al Tar del Piemonte perché l’autorità ha sede a Torino) mette in rilievo alcuni spunti specifici, come sottolineato dal presidente associativo Cristian Biasoni.
In sostanza, il testo vorrebbe consentire la presenza di più insegne della ristorazione nella stessa area di servizio, circa 470 quelle in Italia interessate. Secondo la sigla, una novità di questo tipo andrebbe a ridurre la convenienza ad investire da parte dei soggetti concorrenti.
Inoltre, anche l’attività di bar e ristorazione svolta dai gestori delle pompe di carburante genera un’alterazione della concorrenza sfavorevole. Aigrim è critica anche verso l’auspicato calmieramento dei prezzi applicato dai gestori della ristorazione autostradale.
Aigrim chiede l’annullamento, dalla delibera, delle parti ritenute lesive della libertà di iniziativa economica.