Morellato, che controlla tra gli altri i marchi Bluespirit e D’Amante, ha chiuso il 2022 con 392,5 milioni di euro, contro una previsione di 360 milioni annunciata in precedenza.
I ricavi del gruppo sono a “perimetro comparabile”, ossia senza considerare l’impatto dell’acquisizione di Christ Group, perfezionata a inizio anno. Includendo “pro forma” i ricavi della controllata tedesca, il fatturato vola a 780 milioni di euro.
Basandosi su quest’ultimo perimetro, i ricavi di Morellato provengono per il 53% dalla Germania, 29% Italia, 14% Francia e 4% da altro Paesi.
Come segnala la nota della società, tra i cardini del modello industriale c’è l’espansione del “retail diretto”.
Nel 2022 il numero dei negozi diretti è arrivato a 620. Nel corso di quest’anno, gli investimenti andranno su “relocation”, restyling e circa 35 nuove aperture, di cui 16 in Italia, 15 in Francia e 4 in Germania, con previsione di arrivare a 655 store entro il febbraio 2024.
Attualmente il gruppo controlla i brand Christ, Brinckmann&Lange e Valmano (Germania), Cleor, Noélie e Pierre Roux (Francia), Bluespirit e D’Amante in Italia.
riproduzione riservata retail&food