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Nonostante una capacità di circa seimilioni di passeggeri, il Torino Airport ha chiuso il 2018 a quota 4,077 milioni di passeggeri (in calo del 2,2% rispetto all’anno precedente). Ma investimenti, determinazione e progetti non mancano. A partire dal recente rinnovamento dell’area arrivi e il lancio dell’app ufficiale. 

Uno spazio rinnovato, ampio e luminoso rappresenta il nuovo biglietto da visita dell’aeroporto di Torino che, in piena estate e dopo solo 180 giorni di cantiere, ha inaugurato ufficialmente il rifacimento dell’area arrivi. Un passo in avanti sul percorso di rinnovamento dell’intera aerostazione iniziato nell’ultimo lustro e che punta a rilanciare lo scalo di Caselle, posto a 15 chilometri a nord del capoluogo piemontese. Una meta prettamente business che nella logica di Sagat dovrebbe svilupparsi in ottica leisure grazie a un maggior legame col territorio. Al momento, infatti,  nonostante una capacità di sei milioni di passeggeri, l’aeroporto di Torino ha chiuso il 2018 a quota 4.077.179, con un -2,2% rispetto all’anno precedente (fonte, Assaeroporti). Un trend che sembra continuare anche nel periodo gennaio-giugno 2019: 2.356.216 passeggeri e un -1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Eppure l’impegno e i fondamentali per invertire la rotta non mancano: «Al mio arrivo, a febbraio di quest’anno, ho trovato un aeroporto con grandi cantieri aperti. I lavori sono ora terminati e hanno restituito spazi rinnovati, più belli e funzionali. Ma il nostro impegno non si ferma: investiremo oltre 45 milioni di euro nel prossimo quadriennio, con l’obiettivo prioritario del miglioramento dell’esperienza del passeggero e della sostenibilità ambientale. Abbiamo aderito al programma NetZero2050 di ACI Europe per arrivare alle emissioni zero entro il 2050, e per rispettare questo impegno coinvolgeremo fin da subito anche tutti i nostri partner commerciali», ha affermato Andrea Adorno, ad di Torino Airport.

Arrivi fra servizi e territorio

La riqualificazione dell’area arrivi ha coinvolto un’area di 4.555 mq con un ampliamento del 21% degli spazi pubblici, fra cui una spaziosa e accogliente piazza d’ingresso attrezzata con sedute di design dove attendere e dare il benvenuto ai passeggeri in arrivo. Su quest’area si affaccia il format Passaggio Torino di Autogrill: una struttura modulare ispirata alle moderne food court cittadine dove convivono diverse offerte food. In conseguenza di questi lavori, è stato rimodulato anche il flusso in uscita che ora si snoda lungo una galleria commerciale che comprende soluzioni pensate ad hoc per chi è appena atterrato. Innanzitutto, l’allargamento del punto vendita Crai, che risponde anche alle esigenze della comunità aeroportuale, con un servizio che comprende il banco taglio, un forno per le specialità lievitate, un maggiore assortimento di prodotti freschi e take-away, il servizio di lavanderia. In secondo luogo, il punto informativo Piemonte in your hands realizzato in collaborazione con diversi enti regionali in cui, da settembre, è possibile acquistare diversi servizi turistici: biglietti di collegamento con la città, transfer individuali, hotel, ristoranti, pacchetti vacanze, ecc. Più sperimentale, invece, l’introduzione della boutique del sorriso di Smile, Italy! specializzato in prevenzione e igiene dentale: «Un progetto pilota, il primo del suo genere in un aeroporto italiano», ha spiegato Francesca Soncini, direttore commerciale e marketing extra aviation. A completare l’offerta commerciale ci sono la farmacia e i nuovi banchi rent-a-car. Fra le novità, infine, anche un sistema di wayfinding più chiaro e di immediata lettura e un digital signage che si presta alla promozione del territorio grazie all’installazione video Torino e Piemonte. Ogni viaggio è un evento che caratterizza una delle aree attesa.

A tutto chiosco

Fra gli ultimi interventi in ordine di tempo c’è anche il completamento del mezzanino che sormonta l’area partenze landside. Qui ChefExpress ha realizzato una moderna food court, con sedute comuni, attiva da metà agosto, in cui sono stati installati i brand Caffetteria Torinese, McDonald’s e Ingredienti che rilevano e migliorano i volumi e la profondità di offerta del precedente Moka Cafè posizionato sullo stesso livello dei desk di accettazione delle compagnie aeree e ora presente solo nel formato food truck. Una soluzione, quest’ultima, che caratterizza tutta l’area in cui insistono anche i chioschi a insegna Pepino e Gobino: «In questo contesto abbiamo voluto mettere in rilievo due aspetti: la presenza di brand locali già conosciuti dal nostro bacino di utenza e un servizio veloce, pensato per un consumo al momento, spesso in piedi», ha spiegato Soncini. Per quanto riguarda il retail non-food, l’area dei desk comprende anche l’insegne Marina Militare nel formato e-store, il convenience con servizio tabaccheria Relay, la proposta di moda femminile Camomilla Italia.

Airside, ultime novità e grandi classici

Passati i controlli di sicurezza, si apre l’airside che comprende una superficie retail totale di 4.555 mq L’estensione della superficie interessata dal rinnovamento dell’area arrivi che ha comportato un aumento del +21% degli spazi ad uso pubblico. 4.077.179 Il numero di passeggeri (su una capacità totale di circa sei milioni) accolti dall’aeroporto di Torino nel 2018, per un calo del -2,2% rispetto all’anno precedente una carrellata di spazi retail che si susseguono a intervalli regolari e punteggiano il passaggio verso la zona extra-Schengen. Fra le diverse insegne presenti, le ultime novità sono rappresentate da WorkEat, format tech restaurant di origine torinese in cui il cliente può interagire con la cucina attraverso un tavolo display che fornisce anche contenuti di intrattenimento e informazioni sui voli; RossoRubino, enoteca che esprime il forte e rinnovato legame con il territorio piemontese attraverso una selezione di vini che punta a conquistare i turisti e arricchire l’attesa dei passeggeri con un calendario di eventi, incontri e degustazioni guidate; Peter’s Fog, negozio specializzato nell’offerta di eCig che risponde a una domanda emergente del mercato. Per quanto riguarda i grandi classici, è il settore moda e accessori a rappresentare il miglior legame con la tradizione: Superga (calzature per il tempo libero e lo sport), Robe di Kappa (abbigliamento casual per uomo e donna), K-Way (iconico antipioggia colorato, tecnologico e colorato) e Borbonese (borse, accessori, foulard e piccola pelletteria Made in Torino dal 1910). Completano il segmento le confezioni Camicissima, il punto vendita Max Mara (presente con il format e la linea Weekend), l’occhialeria di NAU! e le borse di +39 Leather Goods. Per le altre categorie merceologiche, invece, ci sono i preziosi di Barbieri You B’Jou, gli articoli di design e regalo danesi di Flying Tiger, la libreria Giunti al Punto, un minimarket firmato Autogrill, i cioccolati Venchi e l’elettronica di consumo in vendita da WHSmith. Spostandosi sulla proposta food, il punto vendita Baladin, storico brand e produttore cuneese, abbina una lista di birre artigianali a  hamburger e piatti di qualità. Sulla stessa scia, lo store Agrishop Restaurant, punto di ristoro interamente dedicato alla tradizione enogastronomica locale: plin, tajarin, Nebbiolo, tartufi, bagna cauda, ecc. Per i palati più nazionali, il primo mozzarella bar aperto in Nord Italia a insegna I’Amme mette mette a disposizione dei clienti un classico della nostra tavola garantita dalla filiera di qualità di Fattorie Garofalo. Infine, per i clienti internazionali c’è l’insegna Giappo: 36 posti a sedere, alcuni dei quali al bancone del sushi bar con tanto di nastro trasportatore, menù à la carte e box take away.

Torino App e locker, spazio all’omnicanalità

In occasione dell’inaugurazione dell’area arrivi è stata lanciata anche l’app Torino Airport che si inserisce all’interno dello sviluppo digitale dello scalo e abilita i servizi shop&collect e click&collect: «Sono il frutto del metodo di lavoro che applichiamo in ambito di innovazione: partiamo dall’osservazione dei nostri passeggeri, dall’ascolto delle esigenze dell’ecosistema aeroportuale, in particolar modo i partner commerciali e i frequent flyer, e coinvolgiamo i colleghi di varie funzioni aziendali che contribuiscono all’ideazione di soluzioni originali, disegnate in base al profilo dei clienti», ha affermato Salvatore Landolina, direttore innovazione e digitalizzazione. A supportare questi servizi sono stati introdotti appositi digital locker che funzionano da punti ritiro self service nell’area di ritiro bagagli. L’obiettivo, anche in questo caso, è quello di catturare sempre più un profilo di passeggero in maggioranza business, quindi abituato a soluzioni smart che rendano l’aeroporto più flessibile e accessibile. Caratteristiche che, peraltro, potrebbero rispondere anche ai viaggiatori che raggiungono Torino nel periodo invernale per affollare le vicine località sciistiche
oppure i tifosi, gli studenti e gli stessi piemontesi che, all’interno di un’area densamente collegata (fra autostrade e ferrovia), ancora non si sono fatti conquistare dalla connettività aerea che da Torino collega diversi hub europei con logiche di feederaggio, destinazioni nazionali (molto apprezzate dai residenti figli di emigrati dal Sud Italia) e diverse rotte che variano a seconda della stagione.

N.G.

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