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Trasporto aereo non significa solo (e per fortuna) Alitalia. A ribadirlo sono i dati raccolti nel Fact Book Iccsai 2019, presentato il 9 dicembre all’aeroporto di Bergamo, che fotografano il grado di competitività del settore con un particolare focus su Europa e Italia.

Il centro Iccsai (International Centre for Competitiveness Studies in Aviation), che ha sede all’interno dell’Università di Bergamo, è arrivato alla 14° edizione del proprio studio che prende le mosse da due macro fenomeni: la tenuta positiva del traffico passeggeri (seppure in rallentamento rispetto all’anno precedente) e la stagnazione del traffico merci (che registra una contrazione in valore del -3,5%).

I dati

Per quanto riguarda il traffico passeggeri, le performance italiane battono quelle europee: +5,7% contro 5,3% (ma ben lontano dal +8,1% registrato nei mercati asiatici). A contribuire maggiormente sono Alitalia, che conserva il 41,6% del mercato domestico, seguita da Ryanair, con il 30% delle quote di mercato (che diventano il 28,2% se si allarga lo sguardo al mercato continentale per un totale di 19,1 milioni di passeggeri). A guardare tutti dall’alto in basso nei cieli del Veccchio Continente è sempre Lufthansa che, grazie alle acquisizioni portate a termine nel 2018, ha raggiunto i 143 milioni di passeggeri trasportati. Sintetizzando, il 2018 del trasporto aereo italiano ha mostrato una maggiore stabilità rispetto al resto d’Europa che favorisce la crescita del settore anche grazie agli aeroporti. Fra questi, i primi tre (Fiumicino, Malpensa e Bergamo) sono anche quelli che catalizzano anche l’85% del traffico merci.

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